Google Meet introduce una novità significativa che migliora l’esperienza di condivisione audio durante le presentazioni. Fino a oggi, la trasmissione del suono era limitata all’audio della singola scheda mostrata, creando difficoltà quando si voleva condividere contenuti da altre fonti o applicazioni. Ora questa restrizione viene superata, offrendo maggiore flessibilità e qualità nelle riunioni online.
google meet consente la condivisione dell’audio completo del sistema
La nuova funzionalità permette di trasmettere l’audio proveniente dall’intero dispositivo anziché solo dalla scheda attiva nel browser. Durante la scelta della modalità di condivisione — selezionando “Una finestra” o “L’intero schermo” — è possibile attivare un’opzione aggiuntiva per includere anche il suono del dispositivo. In questo modo, tutti i partecipanti alla riunione possono ascoltare perfettamente qualsiasi contenuto audio riprodotto sul computer.
Questa novità risponde a una richiesta frequente degli utenti, semplificando notevolmente la gestione del comparto audio in Google Meet.
compatibilità e requisiti tecnici
L’aggiornamento è disponibile per sistemi operativi Apple macOS versione 14.02 o successive e Windows 11. Per utilizzare questa funzione è necessario disporre del browser Chrome aggiornato almeno alla versione 142. Nel caso di macOS, al primo utilizzo sarà richiesto il consenso tramite un prompt di autorizzazione del sistema operativo.
attivazione manuale e limitazioni della funzione
L’opzione per condividere l’audio completo non è abilitata automaticamente: occorre attivarla ogni volta che si avvia una presentazione. Sebbene ciò rappresenti un piccolo passaggio aggiuntivo, elimina definitivamente il limite precedente legato alla sola condivisione dell’audio delle schede Chrome.
Un’eccezione riguarda gli utenti che utilizzano sistemi di audio adattivo integrati tra dispositivi diversi; in questi casi resta possibile condividere solo l’audio delle schede Chrome senza estensione all’intero sistema.
modalità di rilascio della nuova funzionalità
L’implementazione è già in corso per i domini Rapid Release mentre sarà estesa ai domini Scheduled Release a partire dal prossimo gennaio.









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