Sviluppatori di app chiedono all’eu di agire contro le tariffe dell’app store di apple

Apple si trova al centro di nuove critiche da parte di sviluppatori e associazioni europee, che ne contestano le pratiche legate alle commissioni applicate sugli acquisti in-app. Dopo una recente sentenza negli Stati Uniti, un gruppo composto da 20 sviluppatori e organizzazioni per la tutela dei consumatori ha richiesto l’intervento delle autorità europee affinché venga fatta rispettare la normativa UE in materia.

app developers chiedono intervento dell’ue sulle commissioni apple

La normativa europea denominata Digital Markets Act (DMA) impone alle grandi piattaforme tecnologiche, tra cui Apple, di consentire transazioni in-app anche al di fuori del proprio ecosistema senza applicare costi aggiuntivi. Nonostante ciò, il gruppo di sviluppatori segnala una disparità rispetto ai colleghi statunitensi, favorita da una recente decisione giudiziaria americana che limita la capacità di Apple di imporre commissioni sulle transazioni esterne.

Nel corso dell’anno, la Commissione Europea ha inflitto ad Apple una sanzione pari a 500 milioni di euro per violazione del DMA, in particolare per aver impedito agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso metodi alternativi di pagamento. A seguito della multa, Apple ha modificato i propri termini contrattuali introducendo commissioni variabili:

  • 13% per le aziende più piccole;
  • fino al 20% per gli acquisti effettuati tramite l’App Store;
  • sanzioni aggiuntive dal 5% al 15% sulle transazioni esterne.

differenze nelle condizioni continuano a penalizzare gli sviluppatori europei

L’organizzazione Coalition for Apps Fairness (CAF), che rappresenta realtà come Proton e Deezer, sostiene che tali modifiche non siano conformi alle disposizioni del DMA e mantengano uno svantaggio competitivo nei confronti degli sviluppatori statunitensi. Secondo CAF:

  • I costi delle commissioni ricadono inevitabilmente sugli utenti finali o direttamente sugli sviluppatori europei, compromettendo così sia le imprese sia i consumatori nel mercato europeo;
  • dopo sei mesi dalla dichiarazione ufficiale della Commissione Europea che definiva illegali le politiche Apple sotto il profilo del DMA, le condizioni rimangono insoddisfacenti;
  • Anche se Apple ha annunciato ulteriori cambiamenti normativi previsti per gennaio, non sono ancora stati comunicati dettagli specifici.

dichiarazioni ufficiali sulla necessità di un’applicazione rigorosa della normativa ue

Nelle parole del Global Policy Counsel della CAF, Gene Burrus: “la situazione è insostenibile e dannosa per l’economia delle app”. Egli sottolinea come sia indispensabile che la Commissione Europea ribadisca con fermezza il principio secondo cui “gratis significa gratis” senza eccezioni. Qualora necessario, Burrus auspica un rinvio della questione alla Corte di Giustizia Europea per garantire piena osservanza della legge comunitaria.

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