Un episodio recente in una scuola della Florida ha messo in luce i limiti delle tecnologie di sorveglianza basate sull’intelligenza artificiale, con un sistema di rilevamento armi che ha scatenato un allarme ingiustificato, attivando il protocollo di emergenza e causando la chiusura temporanea dell’istituto. L’evento solleva questioni importanti sull’affidabilità e l’efficacia di questi strumenti nel contesto scolastico.
allarme falso generato dal sistema ai zeroeyes nella scuola della florida
Presso la Lawton Chiles Middle School, situata a Oviedo in Florida, il sistema ZeroEyes, progettato per identificare minacce armate tramite analisi video in tempo reale, ha erroneamente interpretato un clarinetto tenuto da uno studente come un’arma da fuoco. Questo errore ha fatto scattare il codice rosso, ossia il massimo livello di allerta con blocco immediato della scuola. Le autorità intervenute hanno verificato l’assenza di qualsiasi pericolo concreto prima di revocare la misura restrittiva.
tecnologia zeroeyes e risposta dell’istituto scolastico
Il distretto scolastico della contea di Seminole utilizza il servizio cloud offerto da ZeroEyes, contratto che ammonta a circa 250 mila dollari. Il sistema si integra con le telecamere esistenti e impiega algoritmi di visione artificiale per riconoscere forme compatibili con armi da fuoco nelle immagini catturate. La direzione scolastica ha sottolineato che non vi era alcuna minaccia reale durante l’incidente ma ha invitato le famiglie a discutere con gli studenti sui rischi legati al simulare comportamenti pericolosi.
fallimento del controllo umano nell’identificazione delle minacce
ZeroEyes dichiara che ogni possibile rilevamento viene sottoposto a verifica manuale da parte degli operatori prima dell’attivazione dell’allarme. In questo caso specifico tale procedura non è riuscita ad evitare la falsa segnalazione che ha portato alla chiusura precauzionale della scuola. Episodi simili sono stati registrati anche in altri distretti scolastici statunitensi, come quello del Maryland dove una busta di patatine è stata confusa con un’arma.
- Lawton Chiles Middle School (Florida)
- Distretto scolastico della contea di Seminole
- Istituti del Maryland coinvolti in casi analoghi
dati insufficienti sulla precisione e affidabilità del sistema zeroeyes
L’utilizzo del software ZeroEyes si estende attualmente a 43 stati americani, compresi vari distretti densamente popolati della Florida. Nonostante alcune piattaforme affermino tassi di accuratezza superiori al 95%, i dati pubblici relativi alle prestazioni effettive sono estremamente limitati. Mancano statistiche dettagliate su percentuali reali di riconoscimento corretto, frequenza dei falsi positivi o casi documentati di prevenzione effettiva delle minacce. Le autorità locali descrivono genericamente il sistema come uno strumento valido senza fornire prove concrete.
critiche degli esperti sulla diffusione incontrollata dei sistemi ai nelle scuole
Diversi analisti indipendenti evidenziano l’assenza quasi totale di valutazioni terze sul funzionamento dello strumento ZeroEyes. Organizzazioni per i diritti civili hanno espresso preoccupazioni riguardo all’impatto sulla privacy derivante dall’installazione non trasparente e diffusa dei sistemi AI nelle scuole. Inoltre si segnala il rischio che frequenti falsi allarmi possano generare panico ingiustificato o abituare studenti e personale a sottovalutare emergenze reali.
- Organizzazioni indipendenti per analisi tecnologiche
- New York Civil Liberties Union (NYCLU)
- American Civil Liberties Union (ACLU)
- Tecnici ed esperti in sicurezza informatica e privacy
sorveglianza ai nelle scuole: aspetti normativi e controversie sugli appalti pubblici
L’azienda ZeroEyes svolge attività di lobbying presso diversi stati USA per ottenere riconoscimenti legislativi che ne favoriscano l’esclusività negli acquisti pubblici come fornitore ufficiale delle tecnologie anti-armi nelle scuole. Queste iniziative sono criticate perché limitano la concorrenza e riducono la trasparenza nei processi decisionali relativi agli investimenti nella sicurezza educativa. Nonostante report governativi indichino potenzialità promettenti nella segnalazione rapida delle minacce, resta evidente l’impossibilità tecnica di garantire una protezione assoluta contro tutti i rischi.













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