Un episodio di violenza ha coinvolto una sede di cambio criptovalute a Mong Kok, Hong Kong, evidenziando i rischi e le vulnerabilità legate a questo tipo di attività commerciale. L’evento ha visto il tentativo di rapina armata con coltelli, mettendo in luce la necessità di una maggiore sicurezza e regolamentazione nel settore.
rapina armata presso cambio criptovalute a mong kok
La sera del 13 dicembre, intorno alle ore 20:00, un negozio specializzato nel cambio di criptovalute situato al numero 608 di Nathan Road, all’interno dell’edificio W Plaza, è stato teatro di un’aggressione con armi da taglio. Il titolare, un uomo di 46 anni cognome Yu, insieme alla moglie che lavora come collaboratrice nel punto vendita, stava chiudendo l’attività quando è stato improvvisamente assalito da tre o quattro individui armati di coltello. I malviventi hanno cercato con forza di entrare nel negozio chiedendo l’apertura della porta. Durante la colluttazione durata circa cinque minuti, il proprietario ha riportato ferite alle dita ed è stato trasportato all’ospedale Kwong Wah per cure mediche.
resistenza del titolare e fuga dei sospetti
L’intervento deciso del titolare e della moglie ha impedito ai rapinatori di portare a termine il colpo. Nonostante l’aggressione prolungata e le lesioni subite dal signor Yu, gli assalitori sono stati costretti alla ritirata senza riuscire ad asportare alcun bene materiale. Secondo quanto riferito dal proprietario durante un’intervista ai media locali:
- il negozio era attivo da circa un anno;
- gli aggressori non hanno esplicitamente dichiarato l’intento di rapina ma si presume volessero sottrarre denaro;
- la scena esterna era dotata di telecamere a circuito chiuso;
- sono state rinvenute tracce ematiche nelle scale che conducono alla via Soy Street;
- dopo il fallimento dell’azione i sospetti sono fuggiti in taxi.
aumento degli attacchi contro punti fisici per scambio criptovalute
I negozi fisici dedicati al trading o cambio delle valute virtuali rappresentano sempre più spesso obiettivi prediletti dalle organizzazioni criminali nella regione hongkonghese. Nell’anno corrente si registra infatti un altro grave episodio avvenuto a Sham Shui Po dove una struttura simile è stata coinvolta in un furto ingente pari a quattro milioni di dollari hongkonghesi. In quel caso due uomini sono stati arrestati dalla polizia dopo aver sequestrato clienti all’interno del locale.
svolgimento normativo e quadro regolatorio
A livello istituzionale, la città conta circa duecento esercizi commerciali fisici operanti nel settore dello scambio diretto delle risorse digitali oltre a circa duecentocinquanta piattaforme online dedicate allo stesso ambito finanziario digitale. Attualmente queste attività non rientrano sotto la normativa prevista dal “Money Service Operators Licence” secondo la legislazione anti-riciclaggio vigente. Per questo motivo tra febbraio e aprile del presente anno è stata avviata la prima consultazione pubblica volta all’introduzione di un sistema autorizzativo specifico per i fornitori dei servizi OTC (over-the-counter) relativi agli asset virtuali. La proposta prevede che l’autorità doganale locale assuma il ruolo principale nella supervisione e controllo del settore.
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