La tecnologia indossabile per persone in sedia a rotelle presenta sfide uniche, dovute a differenze fisiologiche e a una limitata attenzione del mercato verso questa nicchia. Nonostante i progressi nel settore dei fitness tracker, gli strumenti attuali faticano a fornire dati precisi per chi utilizza una carrozzina.
le difficoltà nella misurazione dell’attività fisica per utenti in sedia a rotelle
La maggior parte dei dispositivi indossabili si basa su sensori come l’accelerometro per rilevare movimenti tipici della camminata o della corsa. Questi dati vengono poi utilizzati per calcolare parametri come il consumo calorico e la stima dell’energia spesa. Tuttavia, i movimenti di braccia e busto durante la propulsione manuale di una carrozzina sono molto diversi da quelli della deambulazione, rendendo le misurazioni imprecise o errate.
Le tecnologie attuali sono progettate principalmente pensando alle persone con mobilità completa, causando sovrastime o sottostime delle attività svolte da chi usa la sedia a rotelle.
la necessità di soluzioni tecnologiche specifiche per utenti in carrozzina
I software che stimano il dispendio energetico combinano dati quali frequenza cardiaca, altezza, peso e rilevamenti degli accelerometri. Poiché questi algoritmi sono orientati ai movimenti degli arti inferiori, non riescono ad adattarsi efficacemente alla realtà delle persone che si muovono prevalentemente con la parte superiore del corpo.
Alcuni produttori come Garmin hanno introdotto modalità dedicate, cercando di compensare queste differenze grazie ad algoritmi personalizzati. Anche Apple, Samsung e Google stanno sviluppando miglioramenti in tal senso, ma le soluzioni rimangono ancora lontane dall’essere perfette.
Ricerche avanzate sono in corso presso istituti come l’Università di Pittsburgh, dove si studiano dispositivi indossabili innovativi posizionati su polso, volto e direttamente sulla carrozzina stessa. Questi sistemi integrati potrebbero rappresentare una nuova categoria di prodotti pensati appositamente per chi ha limitazioni motorie.
il contesto di mercato limita lo sviluppo di dispositivi dedicati
Un ostacolo importante è rappresentato dalla dimensione del mercato: sebbene esistano molte persone con problemi motori, esse costituiscono una minoranza rispetto alla popolazione generale senza disabilità motorie. Questo riduce l’interesse economico delle aziende nell’investire ingenti risorse nella ricerca e nello sviluppo di fitness tracker specifici.
Inoltre, non tutti gli utenti in sedia a rotelle mostrano interesse verso il monitoraggio dell’attività fisica; ciò contribuisce ulteriormente alla scarsa domanda commerciale.
sintesi sull’utilizzo attuale dei fitness tracker per sedie a rotelle
Anche se i dispositivi disponibili non offrono risultati completamente affidabili, alcuni utenti imparano a interpretarne i dati in modo utile e coerente nel tempo. Ad esempio, possono supportare esercizi mirati al rafforzamento della parte superiore del corpo.
L’impegno delle grandi aziende tecnologiche è presente ma ancora insufficiente; il progresso richiede tempo e investimenti mirati affinché nascano soluzioni più accurate ed efficaci per questa fascia d’utenza.
- Garmin: offre modalità dedicate alla misurazione dell’attività in sedia a rotelle con algoritmi specifici;
- Apple: impegnata nello sviluppo di funzionalità più precise per utenti con disabilità motorie;
- Samsung: lavora su miglioramenti simili nel campo dei wearable;
- Google: collabora anche con istituti accademici su progetti innovativi legati all’assistenza tecnologica;
- L’Università di Pittsburgh: conduce ricerche avanzate su sistemi integrati tra dispositivo indossabile e carrozzina intelligente.










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