Il settore delle telecomunicazioni continua a essere teatro di tensioni tra i principali operatori statunitensi, in particolare riguardo alle nuove soluzioni digitali che facilitano il passaggio da un gestore all’altro. L’attenzione si concentra sul recente strumento lanciato da T-Mobile, progettato per semplificare la migrazione degli utenti da AT&T e Verizon, ma che ha suscitato reazioni contrarie da parte dei concorrenti.
t-mobile e lo strumento switching made easy
T-Mobile ha introdotto “Switching Made Easy”, una funzione integrata nell’app T-Life che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare i dati degli account esistenti presso AT&T o Verizon. L’obiettivo dichiarato è quello di proporre piani tariffari analoghi offerti da T-Mobile, rendendo meno complicato il processo di cambio operatore.
L’innovazione punta a migliorare la trasparenza e a facilitare la decisione degli utenti interessati al passaggio, richiedendo sempre il consenso esplicito del cliente prima di accedere ai dati necessari.
le reazioni di att e verizon allo strumento t-mobile
Sia AT&T sia Verizon hanno adottato misure per ostacolare l’utilizzo dello strumento Switching Made Easy. Secondo fonti interne riportate dalla stampa specializzata, entrambi gli operatori stanno bloccando l’accesso ai propri account quando gli utenti tentano di collegarsi tramite l’app T-Life.
Un utente Verizon ha segnalato un messaggio che impedisce l’accesso al proprio account attraverso la piattaforma T-Mobile, indicando una chiara volontà di limitare la funzionalità proposta dal nuovo tool.
la causa legale promossa da att contro t-mobile
AT&T ha formalizzato le proprie contestazioni presentando una causa legale contro T-Mobile con l’accusa di scraping non autorizzato dei dati clienti. La denuncia sottolinea come T-Mobile abbia aggiornato ripetutamente le capacità dell’app per eludere i sistemi di rilevamento messi in atto da AT&T.
Dichiarazione ufficiale AT&T: “Abbiamo intrapreso azioni per proteggere i nostri clienti dall’uso irresponsabile di bot e intelligenza artificiale volti a raccogliere illegalmente informazioni private e proprietà intellettuale.”
La denuncia evidenzia inoltre che lo scraper impiegato dall’app tenta di mascherarsi fingendo comportamenti tipici degli utenti finali e raccoglie oltre cento campi informativi sensibili relativi agli account, inclusi dettagli su contratti, dispositivi associati, storici fatturazione e dati personali anche di altri membri del nucleo familiare registrati sull’account.
- Dati personali completi dell’utente
- Informazioni contrattuali dettagliate
- Storico delle fatturazioni
- Dati relativi ad altri membri dell’account familiare
- Dettagli su prodotti aggiuntivi oltre ai servizi wireless
misure adottate dopo il provvedimento legale
A seguito della diffida inviata da AT&T il 24 novembre, sembra che T-Mobile abbia sospeso temporaneamente lo scraping diretto sui server AT&T. In alternativa, agli utenti viene ora richiesto di caricare manualmente un PDF della bolletta o inserire personalmente i dati necessari. Nonostante ciò, risulterebbe ancora attivo il tentativo di accesso agli account Verizon tramite lo stesso metodo automatizzato.
difesa ufficiale di t-mobile riguardo alle accuse
T-Mobile respinge fermamente le accuse mosse da AT&T definendole infondate sia nei fatti sia sotto il profilo legale. La compagnia sostiene che lo strumento Easy Switch consenta in modo sicuro agli utenti di accedere e condividere autonomamente le proprie informazioni per valutare liberamente le offerte disponibili sul mercato.
Dichiarazione ufficiale T-Mobile: “Siamo impegnati a garantire trasparenza e semplicità affinché i consumatori possano esercitare piena libertà nella scelta del proprio operatore senza restrizioni imposte dai concorrenti.”
scontri con apple sulle normative app store
Sembra inoltre che AT&T abbia segnalato ad Apple presunte violazioni delle linee guida dell’App Store imputabili all’app T-Life. Al momento T-Mobile avrebbe risposto negando qualsiasi irregolarità nel rispetto delle regole stabilite dalla piattaforma Apple; non sono state ancora prese decisioni ufficiali in merito alla questione.











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