Google utilizza l’AI per trasformare le schede di ricerca in app interattive

Google ha lanciato un nuovo esperimento innovativo che promette di rivoluzionare il modo di navigare sul web, superando i tradizionali limiti dei browser attuali. L’attenzione è rivolta a chi si trova spesso sommerso da numerose schede aperte durante ricerche complesse o pianificazioni dettagliate.

google labs e il progetto disco per una navigazione evoluta

Il colosso tecnologico ha presentato Disco, una piattaforma sperimentale concepita per ripensare completamente l’esperienza di navigazione e sviluppo sul web moderno. All’interno di questo progetto si inserisce GenTabs, uno strumento potenziato dall’intelligenza artificiale che trasforma le schede aperte in applicazioni personalizzate.

gentabs: funzionalità e applicazioni pratiche

Sfruttando la tecnologia Gemini 3, GenTabs consente agli utenti di creare app su misura senza necessità di programmazione manuale. Questo sistema interpreta il contesto delle attività svolte attraverso le schede e la cronologia delle chat, generando soluzioni interattive adatte ai bisogni specifici.

esempi concreti d’uso di gentabs

• Apertura simultanea di diverse schede dedicate alla ricerca su un viaggio in Giappone, con informazioni su hotel, luoghi da visitare e prezzi;
• Richiesta da parte dello strumento per autorizzare la creazione di un’applicazione dedicata alla visualizzazione dell’itinerario;
• Sviluppo automatico dell’app interattiva che può essere aggiornata con dati aggiuntivi come attività, suggerimenti culinari e previsioni meteo.

confronto con tecnologie precedenti e stato attuale dell’esperimento

L’approccio adottato da GenTabs ricorda quello della Dynamic View introdotta nell’interfaccia generativa Gemini, che costruisce interfacce utente personalizzate in tempo reale. GenTabs va oltre creando vere e proprie applicazioni interattive anziché limitarsi al solo design UI.

Al momento Disco e GenTabs rappresentano progetti ancora in fase sperimentale disponibili esclusivamente tramite lista d’attesa e solo su sistemi macOS. Google avverte che alcune funzionalità potrebbero non essere perfettamente operative data la natura precoce del test.