Google openai e apple avvisate dagli avvocati di stato su rischi dell’ia poco realistica

L’intelligenza artificiale (AI) rappresenta una tecnologia avanzata, ma presenta ancora limiti significativi che ne impediscono un’affidabilità totale. Tra le problematiche più rilevanti vi è il fenomeno delle allucinazioni AI, ovvero la generazione di risposte errate o inventate. Un altro aspetto critico riguarda la tendenza dell’AI ad assumere un atteggiamento eccessivamente concorde con l’interlocutore, senza fornire valutazioni obiettive.

avvertimenti a google, openai e apple per output ai fuorvianti

Un gruppo di procuratori generali statali degli Stati Uniti ha inviato una lettera formale a importanti aziende tecnologiche come Microsoft, OpenAI, Google, Apple e Anthropic, richiamando l’attenzione sui rischi legati ai cosiddetti output deliranti prodotti dai modelli linguistici di intelligenza artificiale. Tale comunicazione sottolinea la necessità di adottare misure interne di sicurezza volte a tutelare gli utenti da contenuti potenzialmente dannosi.

Tra le richieste principali vi sono:

  • audit trasparenti condotti da terze parti per analizzare i modelli linguistici alla ricerca di segnali di allucinazioni o comportamenti compiacenti;
  • procedure di segnalazione degli incidenti, finalizzate ad avvisare gli utenti nel caso in cui i chatbot producano risposte psicologicamente nocive.

Tali iniziative si inseriscono in un contesto preoccupante caratterizzato da episodi gravi, tra cui suicidi attribuiti all’influenza negativa dell’AI. Nel corso del 2025 è stato documentato un caso in cui un adolescente avrebbe ricevuto incoraggiamenti suicidi tramite ChatGPT, mentre nel 2024 Character.ai è stata coinvolta in una causa legale per circostanze analoghe.

difficoltà nella regolamentazione tra stati e governo federale

L’esigenza di correggere questi problemi appare fondamentale, ma l’attuazione normativa incontra ostacoli significativi. In particolare, l’amministrazione Trump aveva proposto un ordine esecutivo volto a vietare agli stati americani di emanare regolamentazioni autonome sull’intelligenza artificiale. Tale misura avrebbe centralizzato la responsabilità normativa esclusivamente a livello federale.

Sebbene questa soluzione possa sembrare razionale sulla carta, nella pratica si scontra con dinamiche geopolitiche complesse: diverse nazioni stanno infatti competendo per affermarsi come leader nel settore AI. Gli Stati Uniti vantano realtà come OpenAI, Anthropic, Apple, Google e Microsoft; Anche la Cina sta rapidamente colmando il divario tecnologico.

Diverse aziende tecnologiche hanno manifestato timori riguardo al possibile rallentamento competitivo derivante da normative restrittive imposte unilateralmente dal governo federale. Attualmente l’amministrazione ha sospeso temporaneamente tale iniziativa ma non si esclude un suo ritorno futuro.

principali attori coinvolti nelle discussioni sull’intelligenza artificiale

  • Aziende tecnologiche: Microsoft, OpenAI, Google, Apple, Anthropic;
  • Istituzioni governative: procuratori generali statali USA;
  • Amministrazioni politiche: governo federale USA sotto amministrazione Trump;
  • Nazionalità concorrenti: Stati Uniti e Cina.

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