Ring, azienda di proprietà di Amazon, ha recentemente introdotto negli Stati Uniti la funzione “Familiar Faces”, un sistema basato sull’intelligenza artificiale che utilizza la tecnologia di riconoscimento facciale per identificare e nominare le persone che si avvicinano abitualmente alla porta d’ingresso.
funzionalità avanzate di riconoscimento facciale per videocitofoni ring
Questa innovazione mira a migliorare l’esperienza utente riducendo il numero di notifiche generiche. Al posto degli avvisi standard come “persona alla porta”, l’app Ring può inviare notifiche personalizzate, ad esempio “Mamma alla porta” o “Corriere arrivato”. È possibile creare un archivio privato contenente fino a 50 volti, comprendenti familiari, amici o collaboratori domestici. Il sistema consente quindi di gestire quali notifiche ricevere, disattivando quelle relative ai movimenti delle persone riconosciute e mantenendo attivi gli avvisi per sconosciuti.
- Identificazione personalizzata dei visitatori frequenti
- Archivio privato con massimo 50 volti registrati
- Gestione selettiva delle notifiche in base al volto rilevato
implementazione del riconoscimento facciale e tutela della privacy
L’attivazione della funzione richiede una procedura manuale da parte dell’utente tramite le impostazioni dell’applicazione, includendo anche la possibilità di etichettare i volti dalla cronologia eventi. Ring assicura che tutti i dati biometrici vengono elaborati nel cloud con crittografia avanzata e che i volti non riconosciuti vengono automaticamente cancellati dopo trenta giorni. Inoltre, l’azienda dichiara che tali dati non saranno mai utilizzati per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale.
preoccupazioni legate alla privacy e reazioni critiche
L’introduzione del riconoscimento facciale nei videocitofoni ha suscitato forti contestazioni da parte di organizzazioni per la tutela della privacy come l’EFF (Electronic Frontier Foundation) e alcune normative statunitensi. Le principali obiezioni riguardano il potenziale uso invasivo della tecnologia che potrebbe trasformare questi dispositivi in strumenti massivi di raccolta dati personali.
contesto storico e controversie sul rapporto con le forze dell’ordine
Le preoccupazioni sono amplificate dal passato problematico di Ring in materia di privacy e collaborazione con le autorità. In particolare, sono state segnalate partnership strette con dipartimenti di polizia che consentono agli agenti di richiedere direttamente i filmati registrati dai videocitofoni degli utenti.
In aggiunta, la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha inflitto sanzioni all’azienda dopo aver scoperto accessi indiscriminati da parte del personale interno ai video degli utenti per un lungo periodo. Questo solleva dubbi sulla capacità dell’azienda di garantire un ambiente sicuro per la gestione dei dati biometrici sensibili. Per molti critici, il rischio principale non risiede nell’attuale funzionamento della funzione – ovvero identificare una persona cara – ma nelle possibili applicazioni future della tecnologia.
dilemma tra comodità quotidiana e rischi a lungo termine nella sicurezza domestica
L’introduzione della funzione Familiar Faces impone agli utenti una scelta consapevole: valutare il vantaggio immediato offerto dalla personalizzazione delle notifiche rispetto alle implicazioni sulla privacy derivanti dall’inserimento del riconoscimento facciale nel sistema di sicurezza domestica. Al momento, la decisione spetta esclusivamente all’utilizzatore mentre il dibattito su questo compromesso tecnologico è ancora in fase iniziale.










Lascia un commento