Elon musk contro l’unione europea: chiede l’abolizione dopo la multa da 140 milioni su x

Le controversie tra aziende multinazionali e normative locali rappresentano un fenomeno frequente, dovuto alle differenze legislative tra paesi. Un caso recente riguarda la multa inflitta all’azienda X dall’Unione Europea, che ha innescato reazioni significative a livello internazionale.

multa dell’unione europea a x per violazione delle norme sui contenuti

L’Unione Europea ha comminato una sanzione di 120 milioni di euro, equivalenti a circa 140 milioni di dollari, nei confronti della piattaforma X per il mancato rispetto delle regole relative ai contenuti online. Nonostante l’entità economica non rappresenti un impatto rilevante per una figura come Elon Musk, proprietario della società, la risposta è stata decisa e diretta. Musk ha espresso pubblicamente il suo desiderio di vedere abolita l’UE, sostenendo che la sovranità dovrebbe essere restituita ai singoli stati membri affinché i governi possano meglio tutelare i propri cittadini.

reazioni politiche alla sanzione europea contro x

La posizione di Elon Musk trova eco anche in altre figure politiche statunitensi. Andrew Puzder, ambasciatore USA presso l’UE, ha definito la multa come un esempio di sovraregolamentazione europea che ostacola l’innovazione americana. Ha inoltre sottolineato che l’amministrazione Trump si oppone fermamente alla censura e alle regolamentazioni gravose rivolte alle imprese statunitensi operanti all’estero, auspicando un commercio equo e reciproco tra UE e Stati Uniti.

precedenti tensioni tra amministrazione trump ed ue su aziende tecnologiche americane

Non si tratta del primo episodio critico riguardante le relazioni tra UE e aziende tecnologiche americane sotto l’amministrazione Trump. In passato sono state emesse multe contro colossi come Meta e Apple, con reazioni ufficiali da parte della Casa Bianca che hanno dichiarato l’intolleranza verso tali misure definite come una forma di estorsione economica mascherata. Anche nel caso più recente relativo alla piattaforma X, le autorità statunitensi hanno condannato fortemente la decisione dell’UE.

obblighi imposti da ue a x per conformarsi alle normative

L’Unione Europea ha inoltre stabilito scadenze precise per X al fine di risolvere le problematiche evidenziate:

  • 60 giorni per comunicare alla Commissione Europea le strategie volte a correggere le criticità legate ai “checkmark blu” ritenuti fuorvianti;
  • 90 giorni per presentare un piano dettagliato volto a migliorare il repository degli annunci pubblicitari e garantire agli studiosi l’accesso ai dati necessari per le ricerche.

Questi provvedimenti riflettono una crescente attenzione normativa dell’UE verso la trasparenza e la correttezza delle piattaforme digitali operanti sul suo territorio.

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