Il governo di Taiwan ha disposto il blocco temporaneo per un anno della piattaforma cinese Xiaohongshu, nota anche come “Piccolo Libro Rosso”, a causa di gravi problemi legati alla sicurezza informatica e a numerosi casi di frodi online. La decisione si basa sulle evidenze raccolte negli ultimi due anni, che hanno evidenziato una diffusione preoccupante di truffe ai danni dei cittadini taiwanesi.
blocco temporaneo della piattaforma xiaohongshu in taiwan
Secondo quanto annunciato dal Ministero dell’Interno di Taiwan, la piattaforma social Xiaohongshu è stata soggetta a un provvedimento di sospensione con effetto immediato per un periodo di dodici mesi. Tale misura prevede il blocco dell’accesso all’applicazione attraverso la disabilitazione della risoluzione degli indirizzi internet e limitazioni nell’accesso alla rete. Gli utenti che tenteranno di utilizzare l’applicazione visualizzeranno schermate di caricamento o errori di connessione.
Le autorità hanno rilevato che Xiaohongshu è stata coinvolta in almeno 1.706 casi di frode negli ultimi due anni, con perdite economiche stimate intorno ai 248 milioni di nuovi dollari taiwanesi, equivalenti a circa 59,5 milioni di dollari hongkonghesi. Inoltre, la piattaforma ha rifiutato ripetutamente la collaborazione richiesta dalle forze dell’ordine per accedere ai dati necessari alle indagini, creando così una situazione definita come “vuoto normativo” nell’ambito dell’applicazione delle leggi.
rischi legati alla raccolta e gestione dei dati sensibili
Un’indagine condotta dall’Agenzia per la Sicurezza Nazionale ha esaminato gli aspetti relativi alla sicurezza informatica dell’app Xiaohongshu, riscontrando il mancato superamento in tutti i quindici parametri valutati, tra cui permessi relativi ai dati personali, raccolta e trasmissione delle informazioni sensibili. L’applicazione richiede agli utenti autorizzazioni estese quali accesso alla rubrica telefonica, dati finanziari e persino caratteristiche biometriche.
L’eccessiva richiesta di permessi espone gli utenti al rischio concreto di fuga o furto dei dati personali, aumentando le possibilità di utilizzo fraudolento delle carte di credito o compromissione degli account digitali.
aumento costante dei casi di frode tramite xiaohongshu
I dati forniti dall’Ufficio Investigativo Criminale indicano che oltre tre milioni di persone utilizzano Xiaohongshu a Taiwan. Le tipologie più frequenti nelle truffe registrate includono:
- falsi acquisti online;
- annullamenti ingannevoli delle rate;
- investimenti fraudolenti;
- relazioni sentimentali fasulle;
- sfruttamento sessuale mascherato da incontri;
Nell’anno precedente sono stati segnalati circa 950 episodi con danni economici stimati in oltre 133 milioni di nuovi dollari taiwanesi (circa 31,9 milioni HKD). Nei primi undici mesi dell’anno corrente si sono aggiunti ulteriori 756 casi con perdite pari a circa 115 milioni NTD (27,6 milioni HKD), confermando un trend negativo crescente.
interventi governativi e richieste non accolte dalla società madre
A ottobre scorso il governo taiwanese ha inviato una comunicazione ufficiale tramite il Consiglio per gli Scambi Stranieri chiedendo alla società proprietaria della piattaforma, Hangyin Information Technology (Shanghai) Co., Ltd., un piano dettagliato per migliorare la sicurezza informatica entro venti giorni. Al momento non è giunta alcuna risposta formale da parte dell’azienda cinese.
misure più ampie contro siti ad alto rischio e tutela degli utenti
L’autorità responsabile del contrasto alle truffe ha dichiarato che verranno progressivamente bloccati centinaia o migliaia di indirizzi IP collegati a Xiaohongshu. Questo processo potrebbe comportare un temporaneo peggioramento nella qualità della connessione per alcuni utenti durante la fase iniziale.
L’intervento non riguarda esclusivamente questa piattaforma ma fa parte di una strategia più ampia volta a eliminare siti web esteri considerati ad alto rischio per frodi e violazioni normative. Si invita pertanto l’utenza ad adottare servizi conformi alle normative locali sulla protezione dei dati personali e sulla sicurezza digitale nei social network e nel commercio elettronico.













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