Taiwan accusa Tokyo Electron di non fermare il furto della tecnologia 2nm di TSMC

Un’importante vicenda giudiziaria in Taiwan coinvolge Tokyo Electron, filiale locale del produttore giapponese di apparecchiature per semiconduttori, accusata di non aver impedito il furto di segreti industriali da parte dei propri dipendenti. Questo caso rappresenta un precedente significativo nell’applicazione della normativa sulla sicurezza nazionale e sulla tutela delle informazioni commerciali sensibili nel settore tecnologico avanzato.

accuse a tokyo electron per mancata prevenzione del furto di segreti industriali

Il 2 dicembre le autorità taiwanesi hanno formalmente incriminato la divisione locale di Tokyo Electron, contestando la violazione della legge sui segreti commerciali e della legge sulla sicurezza nazionale. L’azienda è stata ritenuta responsabile per non aver adottato misure efficaci volte a prevenire che alcuni dipendenti sottraessero informazioni riservate appartenenti a TSMC, leader globale nella produzione di semiconduttori.

La procura ha richiesto una sanzione pecuniaria pari a 1,2 milioni di nuovi dollari taiwanesi (circa 290.000 HKD), segnando la prima volta in cui viene applicata la legge sulla sicurezza nazionale in un procedimento riguardante la protezione delle tecnologie critiche.

furto di tecnologia all’avanguardia tsmc nel processo da due nanometri

L’indagine ha preso avvio ad agosto con l’accusa rivolta a tre ingegneri, tra cui l’ex dipendente TSMC Chen Liming, ora impiegato presso Tokyo Electron. Grazie ai contatti mantenuti con colleghi ancora attivi in TSMC, sono stati sottratti documenti riservati relativi al processo produttivo da due nanometri, uno dei più avanzati al mondo nel campo dei semiconduttori.

Dopo aver fotografato i documenti confidenziali, Chen li ha consegnati alla sua attuale azienda per migliorare le prestazioni delle apparecchiature di incisione, con l’obiettivo dichiarato di diventare fornitore ufficiale per le linee produttive TSMC a due nanometri.

TSMC, che produce chip per colossi come Nvidia, AMD e Apple, detiene una posizione centrale nella catena globale dell’industria dei semiconduttori grazie alle sue tecnologie d’avanguardia.

dichiarazioni della procura e risposta di tokyo electron

Secondo quanto comunicato dalla procura taiwanese, Tokyo Electron avrebbe mostrato carenze significative nelle procedure interne: oltre alle normali regole generali e avvisi informativi, mancherebbero prove concrete di misure specifiche atte a prevenire o gestire situazioni illecite. Pertanto è stata attribuita all’azienda una responsabilità penale per negligenza nella supervisione del personale.

Anche se non è stato contestato l’utilizzo diretto delle informazioni sottratte da parte dell’azienda stessa, si sottolinea il dovere dell’impresa nel controllo dei comportamenti dei propri dipendenti.

Tokyo Electron, dal canto suo, ha confermato la piena collaborazione con le autorità investigative e ha già proceduto al licenziamento del lavoratore coinvolto. L’azienda ribadisce l’esistenza di politiche rigorose contro condotte improprie e afferma che finora non vi sono evidenze di diffusione delle informazioni sensibili verso terzi esterni. Attualmente si sta interfacciando con gli enti governativi locali per ulteriori chiarimenti.

rafforzamento della tutela legale sulle tecnologie semiconduttori in taiwan

Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio dove Taiwan intensifica gli sforzi legislativi e giudiziari per salvaguardare il proprio ruolo strategico nell’industria globale dei semiconduttori entro il prossimo biennio. Oltre alla causa contro Tokyo Electron, recentemente è stato avviato un procedimento legale nei confronti di un ex dirigente TSMC passato a Intel dopo ventuno anni presso l’azienda taiwanese; anche qui si ipotizza il trasferimento illecito di conoscenze proprietarie.

  • TOKYO ELECTRON – società giapponese produttrice di apparecchiature semiconduttori
  • TSMC – leader mondiale nella produzione avanzata di chip (clienti: Nvidia, AMD, Apple)
  • Chen Liming – ex ingegnere TSMC coinvolto nel furto delle informazioni riservate
  • Wu Bingjun e Ge Yiping – collaboratori ancora impiegati presso TSMC implicati nel trasferimento dati
  • Esecutivo ex-TMSC ora in Intel sotto accusa per possibile sottrazione tecnologica

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