Il panorama delle telecomunicazioni statunitensi è recentemente stato scosso da una disputa legale e tecnica tra i principali operatori mobili. La controversia riguarda il nuovo strumento lanciato da T-Mobile, progettato per facilitare il passaggio degli utenti da altri gestori, che ha suscitato reazioni forti da parte di AT&T e Verizon.
t-mobile e lo strumento “switching made easy”
T-Mobile ha presentato durante un evento a Las Vegas la nuova funzionalità denominata “Switching Made Easy”, integrata nell’app T-Life. Questo strumento sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare gli account esistenti di clienti AT&T o Verizon, suggerendo piani tariffari analoghi offerti da T-Mobile. L’obiettivo principale è semplificare il processo di cambio operatore, riducendo le difficoltà tipiche associate a questa procedura.
blocco dell’accesso agli account da parte di att&t e verizon
Senza aver consultato preventivamente i concorrenti, T-Mobile ha messo in funzione questa tecnologia che però non è stata accolta positivamente dai due grandi operatori storici. Secondo fonti interne riportate da The Mobile Report, sia AT&T sia Verizon avrebbero iniziato a impedire ai propri clienti di accedere ai loro account tramite l’app T-Life, bloccando così l’utilizzo dello strumento “Switching Made Easy”.
Un utente Verizon ha segnalato un messaggio che nega l’accesso all’account attraverso la piattaforma T-Life, confermando quindi le misure restrittive adottate.
azione legale di att&t contro t-mobile
AT&T ha intrapreso un passo formale oltre al blocco tecnico: la presentazione di una causa legale contro T-Mobile. L’accusa principale riguarda la raccolta non autorizzata dei dati personali degli utenti attraverso tecniche di scraping implementate nel tool “Switching Made Easy”. Il gestore sostiene che T-Mobile abbia aggiornato ripetutamente le capacità del bot per eludere i sistemi di rilevamento messi in atto da AT&T.
Dichiarazione ufficiale AT&T:
“AT&T ha adottato misure per proteggere i propri clienti dal rischio derivante dall’uso irresponsabile di bot e intelligenza artificiale da parte di T-Mobile, finalizzati alla raccolta illegale dei dati privati e della proprietà intellettuale dei concorrenti. I nostri utenti confidano in noi per la tutela delle loro informazioni personali.”
L’indagine interna condotta da AT&T evidenzia come il bot utilizzato tenti deliberatamente di mascherare la propria attività fingendo di essere un normale utente finale. Inoltre, si sottolinea che il programma raccoglierebbe più di cento campi informativi riguardanti dettagli sensibili dell’account cliente, inclusi contratti, dispositivi associati, storico fatturazione e dati relativi ad altri membri presenti sullo stesso account familiare.
Dati raccolti dal bot secondo AT&T:
- Informazioni personali complete del cliente;
- Dettagli contrattuali e piani telefonici;
- Dati su dispositivi associati all’account;
- Storico delle fatturazioni;
- Dati relativi ad altri utenti collegati allo stesso profilo (ad esempio familiari);
- Informazioni su prodotti e servizi aggiuntivi oltre alle linee wireless.
A seguito della notifica inviata il 24 novembre con richiesta formale di cessare tali pratiche, sembra che dal 26 novembre lo scraping diretto sui server AT&T sia stato interrotto. In alternativa, l’applicazione ora richiede agli utenti l’inserimento manuale o il caricamento del PDF della bolletta per procedere con la comparazione delle offerte. Restano invece segnalate attività analoghe su account Verizon.
posizione ufficiale t-mobile sulla controversia
T-Mobile respinge con fermezza le accuse mosse da AT&T affermando che lo strumento “Easy Switch” consente agli utenti un accesso sicuro alle proprie informazioni personali per valutare liberamente alternative tariffarie senza violare alcuna norma.
Dichiarazione ufficiale T-Mobile:
“Le affermazioni di AT&T sono errate sotto ogni punto di vista. Easy Switch offre ai consumatori uno strumento trasparente e semplice per gestire autonomamente i propri dati ed effettuare scelte consapevoli riguardo al proprio operatore mobile.”
Sembra inoltre che AT&T abbia sollevato contestazioni anche presso Apple circa una presunta violazione delle linee guida dell’App Store imputata all’app T-Life. Al momento Apple non ha preso provvedimenti dopo aver ricevuto le risposte fornite da T-Mobile in merito a tali contestazioni.













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