Negli Stati Uniti, il Congresso sta esaminando un pacchetto di proposte legislative volte a migliorare la sicurezza dei minori nel mondo digitale. Tra queste, una normativa in particolare ha suscitato attenzione e preoccupazioni da parte delle principali aziende tecnologiche: il cosiddetto App Store Accountability Act (ASA). Questo disegno di legge mira a stabilire uno standard nazionale per la verifica dell’età degli utenti, attribuendo agli operatori degli store digitali come Apple e Google la responsabilità principale di controllare l’accesso ai contenuti in base all’età.
app store e verifica dell’età: obblighi e controversie negli stati uniti
L’ASA propone che i gestori degli store digitali attuino sistemi efficaci per accertare l’età degli utenti, limitando così l’accesso dei minori ad alcune applicazioni. Il regolamento richiede inoltre che tali verifiche siano condotte rispettando rigorosi criteri di tutela della privacy.
I sostenitori della normativa, tra cui sponsor politici e aziende come Pinterest e Meta, sottolineano come un unico standard federale possa semplificare il quadro normativo, evitando le complicazioni derivanti dalla frammentazione legislativa statale. Inoltre, spostare l’onere della verifica sugli store rappresenterebbe un sollievo per gli sviluppatori di app, sollevandoli dall’applicazione diretta di complesse procedure di controllo.
D’altro canto, Apple e Google hanno manifestato forti riserve riguardo all’impatto sulla privacy degli utenti minorenni. Le loro critiche si focalizzano sull’aumento dei rischi legati alla gestione continua dei dati personali necessari per la verifica anagrafica. Inoltre, viene evidenziato come questa normativa trasferisca la responsabilità principale agli operatori dello store piuttosto che ai creatori dei contenuti o alle piattaforme social responsabili della moderazione.
- Apple
- Meta
difficoltà legislative e precedenti internazionali nella regolamentazione online
L’attuale dibattito legislativo mette in luce le complessità nel trovare una soluzione equilibrata che tuteli i minori senza generare problemi aggiuntivi per gli utenti finali. L’esperienza internazionale rappresenta un utile riferimento per comprendere le possibili conseguenze indesiderate.
sperimentazioni del regno unito con l’online safety act
Nel Regno Unito, l’Online Safety Act ha introdotto obblighi estesi di verifica dell’età su numerosi siti web e servizi digitali con lo scopo di limitare l’esposizione a contenuti dannosi. Questa misura ha causato diversi inconvenienti pratici:
- Blocchi totali o parziali degli accessi da parte di alcuni siti verso utenti britannici;
- Aumento dell’utilizzo di VPN da parte degli utenti per eludere le restrizioni;
- Richiesta frequente di dati sensibili quali documenti d’identità o informazioni finanziarie;
- Maggiori rischi complessivi legati alla sicurezza informatica.
bilanico tra protezione dei minori e tutela della privacy nei sistemi digitali americani
L’equilibrio tra obiettivi normativi e impatti concreti rimane delicato. La protezione dei minori nell’ambiente digitale è riconosciuta come prioritaria ma imporre uno standard federale unico comporta sfide significative sul fronte della privacy e delle responsabilità legali. Resta quindi aperta la questione su come definire ruoli chiari senza compromettere strumenti essenziali per la difesa dei consumatori o scaricare completamente sui gestori degli store ogni onere relativo al controllo dei contenuti.













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