La competizione tecnologica tra Cina e Stati Uniti continua ad intensificarsi, nonostante una temporanea sospensione della guerra commerciale sui dazi. Recenti sviluppi indicano che le autorità cinesi hanno imposto restrizioni all’utilizzo di chip Nvidia da parte di ByteDance, la società madre di TikTok, nei nuovi centri dati, evidenziando un crescente sforzo di Pechino per ridurre la dipendenza dalle tecnologie statunitensi.
restrizioni cinesi sull’uso dei chip nvidia da parte di bytedance
Secondo quanto riportato dal sito americano The Information, due dipendenti di ByteDance hanno rivelato che l’azienda ha incrementato significativamente gli acquisti di chip Nvidia nel corso dell’anno. Questa strategia è motivata dalla preoccupazione circa possibili ulteriori limitazioni imposte dagli Stati Uniti sulle esportazioni di semiconduttori. L’obiettivo principale è garantire una potenza computazionale adeguata a supportare oltre un miliardo di utenti sulle piattaforme gestite dal gruppo cinese.
inserimento di otto aziende cinesi nella lista militare statunitense
Fonti Bloomberg riferiscono che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha proposto l’inclusione di otto società cinesi in una lista denominata “1260H”, che identifica imprese con presunti legami con le forze armate cinesi. Le aziende suggerite sono:
- Alibaba
- Baidu
- BYD
- Huahong Semiconductor (華虹半導體)
- Suteng Innovation (速騰聚創)
- WuXi AppTec (藥明康德)
- Xinyisheng Communications (新易盛通信)
- Zhongji Xuchuang (中際旭創)
L’elenco viene aggiornato annualmente e comprende attualmente oltre cento imprese, tra cui Tencent e Contemporary Amperex Technology (CATL). Sebbene l’inserimento nella lista non comporti sanzioni dirette, esso può danneggiare la reputazione delle aziende coinvolte e rappresenta un segnale d’allarme per le imprese americane che intrattengono rapporti commerciali con tali soggetti, aumentando inoltre la pressione affinché il Dipartimento del Tesoro applichi eventuali misure restrittive.
diplomazia e reazioni ufficiali dopo la notifica al congresso statunitense
Il 7 ottobre scorso il Dipartimento della Difesa ha comunicato formalmente al Congresso USA questa proposta prima del previsto incontro tra i leader dei due Paesi in Corea del Sud. Non è chiaro se tale decisione abbia già avuto piena efficacia operativa. La risposta cinese si è manifestata attraverso dichiarazioni del Ministero degli Esteri, che ha accusato gli Stati Uniti di ampliare indebitamente la definizione di sicurezza nazionale per giustificare azioni discriminatorie contro imprese cinesi. Pechino ha inoltre minacciato contromisure volte a tutelare i diritti legittimi delle proprie aziende.












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