Spotify aumenta i prezzi per gli utenti americani nel 2026

Spotify sta valutando un nuovo aumento delle tariffe per gli abbonati negli Stati Uniti, previsto già per il primo trimestre del 2026. Questa possibile modifica dei prezzi arriva dopo le significative variazioni applicate nel corso del 2023 e 2024, con l’obiettivo di allineare i costi delle sottoscrizioni musicali a quelli dei servizi video in forte crescita.

spotify e la possibile revisione dei prezzi negli stati uniti

Secondo recenti indiscrezioni riportate dal Financial Times, Spotify potrebbe incrementare nuovamente i prezzi per gli utenti statunitensi all’inizio del prossimo anno. Nel dettaglio, l’ultimo adeguamento avvenuto nel 2024 ha visto aumenti importanti su tutti i piani:

  • il piano Family è salito di $3 raggiungendo $19,99 al mese;
  • il piano Duo ha subito un rialzo di $2;
  • il piano Individual è passato a $11,99;
  • l’unico piano rimasto invariato è quello Student, fermo a $5,99.

L’eventuale nuovo incremento rappresenterebbe il terzo aumento in meno di tre anni (dopo luglio 2023 e luglio 2024), con una probabile maggiorazione più consistente sui piani multiutente rispetto agli individuali.

motivazioni dietro l’aumento delle tariffe spotify

I principali motivi che spingono Spotify verso questo cambiamento sono riconducibili alle pressioni esercitate dalle major discografiche come Universal, Sony e Warner. Queste etichette ritengono che il costo degli abbonamenti musicali sia troppo basso se confrontato con quello dei servizi streaming video quali Netflix o Disney Plus, che hanno registrato diversi incrementi recenti.

rinnovo contratti e impatto sulle royalties

L’aumento potrebbe essere collegato anche alla rinegoziazione degli accordi di licenza tra Spotify e le case discografiche. Le nuove clausole potrebbero prevedere pagamenti più elevati per le royalty, oneri che verrebbero trasferiti agli utenti finali tramite l’aumento dei prezzi degli abbonamenti.

benefici economici attesi da spotify

Dalla prospettiva finanziaria della piattaforma, un incremento anche minimo – stimato intorno a un dollaro al mese per utente statunitense – potrebbe tradursi in circa mezzo miliardo di dollari aggiuntivi annui. Questo miglioramento contribuirebbe a stabilizzare i margini di profitto e soddisfare le aspettative degli investitori.

aumenti globali già implementati e contesto internazionale

Nell’arco del 2025 Spotify ha già introdotto aumenti tariffari in mercati chiave come Regno Unito, Svizzera, Australia e diverse economie emergenti. L’approdo di una simile strategia sul mercato statunitense – il più grande per numero di abbonati – appare quindi imminente.

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