La regolamentazione dell’intelligenza artificiale (AI) rappresenta un tema di grande attualità e dibattito, con posizioni divergenti tra chi la considera necessaria per garantire sicurezza e controllo e chi la percepisce come un freno all’innovazione tecnologica. In questo contesto, emerge una nuova fase riguardante il ruolo degli Stati nella definizione delle normative sull’AI, in particolare dopo le recenti mosse dell’amministrazione Trump.
amministrazione trump e possibili regolamenti statali sull’intelligenza artificiale
Secondo un recente rapporto di Reuters, l’ordine esecutivo previsto dall’amministrazione Trump volto a vietare le regolamentazioni statali sull’intelligenza artificiale sarebbe stato temporaneamente sospeso. Nonostante si tratti di un ordine esecutivo, esso potrebbe incontrare una forte opposizione anche all’interno dello stesso partito repubblicano, che in passato ha criticato la proposta di moratoria sulle leggi AI a livello statale.
Al momento non è chiaro se l’amministrazione intenda adottare altre strategie per introdurre regolamentazioni federali sull’AI in alternativa a quelle statali. Di fatto, gli Stati possono continuare a sviluppare autonomamente le proprie normative.
evoluzione delle iniziative legislative sull’intelligenza artificiale
All’inizio del 2025, l’amministrazione Trump aveva tentato di approvare il cosiddetto “Big Beautiful Bill”, che prevedeva una moratoria sulle regolamentazioni AI a livello statale, imponendo così agli Stati di attenersi esclusivamente alle norme federali. Tale provvedimento fu però respinto dal Senato con un voto schiacciante di 99 contro 1.
Pochi giorni fa è emersa la notizia secondo cui Trump stava preparando un nuovo ordine esecutivo finalizzato a bloccare nuovamente le leggi AI statali. Sui social media ufficiali è stata rilanciata l’esigenza di adottare uno “Standard Federale” unico per evitare una frammentazione normativa tra i vari Stati americani. L’obiettivo dichiarato è quello di proteggere i minori e prevenire forme di censura attraverso regole uniformi.
dettagli del nuovo ordine esecutivo proposto
Il progetto dell’ordine prevede sanzioni economiche per gli Stati che non rispettassero lo standard federale, inclusa la possibile revoca dei finanziamenti federali destinati alla banda larga. Inoltre, è prevista la creazione di una “Task Force per il contenzioso AI” incaricata di promuovere azioni legali contro le legislazioni statali considerate non conformi.
personalità coinvolte nel dibattito sulla regolamentazione AI
- Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti e promotore della normativa federale unica;
- Membri del Senato USA che hanno votato contro la moratoria sulle leggi AI statali;
- Rappresentanti repubblicani critici verso l’imposizione unica federale;
- Membri della futura “AI Litigation Task Force” incaricata delle azioni legali;
- I governi dei singoli Stati interessati allo sviluppo autonomo delle normative AI.











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