Recenti discussioni sui social media hanno sollevato dubbi riguardo all’impiego delle email di Gmail per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale di Google. È importante chiarire la situazione, analizzando le dichiarazioni ufficiali e il contesto attuale.
gmaiL e l’addestramento dei modelli AI: chiarimenti ufficiali
Negli ultimi giorni sono circolate numerose notizie che sostengono come Google abbia attivato automaticamente l’opzione per utilizzare i contenuti delle email degli utenti Gmail al fine di addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale, in particolare attraverso le funzionalità “smart” offerte da Workspace. Queste affermazioni hanno generato preoccupazione tra gli utenti e alcune testate giornalistiche hanno rilanciato tali informazioni, nonostante successivamente siano state rettificate.
Google ha risposto direttamente tramite l’account Twitter ufficiale di Gmail, definendo tali rapporti «fuorvianti» e sottolineando che:
- Non sono state modificate impostazioni degli utenti
- Le funzionalità smart esistono da molti anni
- I contenuti delle email non vengono utilizzati per addestrare il modello Gemini AI
impatto sulla privacy e trasparenza di google
L’azienda evidenzia il proprio impegno nella trasparenza verso gli utenti, assicurando che ogni eventuale modifica ai termini o alle policy sarà comunicata in modo chiaro e diretto. La preoccupazione circa la raccolta dati per alimentare sistemi AI è comprensibile, soprattutto alla luce di precedenti casi in cui alcune piattaforme hanno utilizzato dati personali per finalità simili.
contesto più ampio sulle preoccupazioni digitali
Sebbene vi siano motivazioni valide dietro queste paure, è utile considerare che molte informazioni diffuse sui social possono risultare esagerate o infondate. Il fenomeno ricorda altre catene virali nate sul web con lo scopo di creare allarme ingiustificato o trarre vantaggio economico dalla condivisione massiva.
considerazioni finali sull’affidabilità delle notizie social
L’esperienza degli ultimi anni ha generato un certo scetticismo nei confronti delle grandi aziende tecnologiche; tuttavia, è fondamentale mantenere un atteggiamento critico anche nei confronti dei contenuti veicolati dai social network. Verifiche accurate e fonti affidabili rappresentano strumenti indispensabili per orientarsi correttamente nel panorama informativo digitale.
Let’s set the record straight on recent misleading reports. Here are the facts:
• We have not changed anyone’s settings.
• Gmail Smart Features have existed for many years.
• We do not use your Gmail content to train our Gemini AI model.
We are always transparent and…
— Gmail (@gmail) November 21, 2025













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