Sviluppo di nuovi antibiotici con AI per combattere i super batteri grazie a un investimento di 45 milioni di sterline da una casa farmaceutica britannica

Un progetto innovativo nel Regno Unito mira a contrastare la crescente minaccia delle infezioni resistenti ai farmaci, combinando competenze scientifiche avanzate e tecnologie di intelligenza artificiale (AI) per accelerare lo sviluppo di nuovi antibiotici efficaci contro i cosiddetti super batteri.

investimento britannico per combattere le infezioni antibiotico-resistenti

La casa farmaceutica britannica GSK, in collaborazione con l’iniziativa Fleming, ha annunciato un piano di ricerca significativo con un finanziamento di 45 milioni di sterline. Questo investimento sosterrà sei progetti scientifici focalizzati sulla lotta all’antibiotico-resistenza, integrando il lavoro di esperti leader e strumenti di AI all’avanguardia. Il programma, avviato nel 2026 e della durata triennale, prevede la creazione di circa cinquanta posizioni dedicate alla ricerca accademica e scientifica nel Regno Unito.

impatto globale dell’antibiotico-resistenza: una pandemia silenziosa

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nell’ottobre 2025 circa un sesto delle infezioni batteriche confermate in laboratorio è causato da ceppi resistenti agli antibiotici. Questa emergenza sanitaria è definita come una “pandemia silenziosa” che provoca ogni anno oltre un milione di decessi direttamente attribuibili ai super batteri. Le proiezioni indicano un aumento del tasso di mortalità correlata all’antibiotico-resistenza dal 4,71 milioni del 2021 fino a raggiungere gli 8,22 milioni entro il 2050. Nel Regno Unito si registrano settimanalmente quasi quattrocento nuovi casi.

focus sulle infezioni da batteri gram-negativi difficili da trattare

Il dottor Andrew Edwards dell’Imperial College London descrive questo progetto come il più rilevante investimento singolo nella lotta agli antibiotici nel paese. L’attenzione principale sarà rivolta ai batteri gram-negativi quali Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae, notoriamente resistenti grazie a membrane esterne complesse che impediscono l’ingresso degli antibiotici o ne facilitano l’espulsione rapida.

I ricercatori condurranno esperimenti volti ad individuare molecole con strutture chimiche capaci sia di penetrare queste barriere sia di permanere all’interno dei patogeni. I dati raccolti saranno utilizzati per addestrare modelli AI al fine di comprendere le condizioni necessarie affinché gli antibiotici restino efficaci contro questi microrganismi.

sfruttamento dell’intelligenza artificiale per prevedere e contrastare la diffusione dei super batteri

L’approccio basato sull’AI mira a trasformare anni di ricerche complesse in compiti automatizzati tramite computer, identificando le modifiche chimiche ottimali per superare le difese microbiche. Il team multidisciplinare comprende chimici, microbiologi ed esperti informatici provenienti dall’Imperial College insieme a scienziati GSK e partner tecnologici come Agilent Technologies.

L’utilizzo di tecnologie automatizzate permetterà la generazione rapida di ampi set di dati molecolari che alimenteranno modelli predittivi intelligenti capaci di migliorare la progettazione dei futuri antibiotici. Questi strumenti saranno resi disponibili alla comunità scientifica internazionale per potenziare lo sviluppo globale dei farmaci antimicrobici.

sviluppo parallelo su antifungini e vaccini anti-infezione

Oltre agli antibatterici, il programma si concentra anche sulle infezioni fungine letali causate principalmente dal genere Aspergillus. Ogni anno si contano circa due milioni di casi con mortalità elevata nei pazienti critici in terapia intensiva. La resistenza agli antifungini esistenti rende urgente l’identificazione tramite AI dei punti deboli specifici del fungo per sviluppare nuovi farmaci mirati.

Un ulteriore gruppo sta lavorando alla simulazione della risposta immunitaria umana verso Staphylococcus aureus — incluso MRSA — responsabile annualmente della morte oltre un milione persone nel mondo. Attraverso modelli controllati delle infezioni post-operatorie verranno raccolti dati fondamentali sul decorso infettivo e sull’interazione immunitaria utili allo sviluppo futuro di vaccini efficaci.

emergenze attuali evidenziano criticità future nelle cure infettive

I casi clinici emersi durante il conflitto ucraino hanno dimostrato situazioni in cui alcune infezioni risultano intrattabili con gli antibiotici disponibili, portando persino ad amputazioni. Secondo Edwards queste esperienze rappresentano solo un assaggio delle sfide imminenti se non verranno messi a punto nuovi trattamenti efficaci.

riconoscimento storico e impegno verso nuove soluzioni terapeutiche

L’iniziativa prende il nome dal premio Nobel Alexander Fleming che scoprì la penicillina nel lontano 1928 aprendo l’era degli antibiotici ma già allora avvertì sui rischi legati alla resistenza farmacologica. Alison Holmes, direttrice dell’iniziativa Fleming, sottolinea come gli antibiotici rappresentino una risorsa sanitaria preziosa spesso sottovalutata o sprecata dalla popolazione mondiale.

Tony Wood, Chief Scientific Officer presso GSK, afferma che questa nuova strategia consentirà non solo la scoperta rapida di molecole innovative ma anche la capacità predittiva necessaria per anticipare i meccanismi resistenziali evolutivi dei patogeni.
Ricercatori statunitensi e canadesi stanno già impiegando AI per selezionare o progettare ex novo agenti antimicrobici specificamente indirizzati contro ceppi resistenti come quelli responsabili della gonorrea resistente.

  • Dottor Andrew Edwards – Imperial College London
  • Alison Holmes – Direttrice Fleming Initiative
  • Tony Wood – Chief Scientific Officer GSK
  • Sviluppatori AI e ricercatori multidisciplinari Imperial College & GSK
  • Azienda tecnologica Agilent Technologies collaboratrice nel progetto

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