Il panorama dei social media ha vissuto una notevole evoluzione nel corso degli anni. Prima dell’avvento di TikTok e Instagram Reels, c’era Vine, un’applicazione che ha rivoluzionato il concetto di video brevi. Sebbene la sua vita sia stata breve, dal 2013 al 2017, Vine ha lasciato un segno indelebile nella cultura digitale, trasformando alcuni dei suoi utenti in vere e proprie celebrità. Oggi, l’eredità di Vine rivive attraverso una nuova piattaforma: Divine.
Divine e la sua nascita
Divine è emersa come un archivio di oltre 100.000 ore di contenuti provenienti da Vine. Questa nuova piattaforma non è affiliata con l’originale ma gode del sostegno finanziario della nonprofit “and Other Stuff”, fondata da Jack Dorsey, co-fondatore di Twitter. La creazione di Divine è stata guidata da Evan Henshaw-Plath, ex dipendente di Twitter e membro dell’organizzazione citata.
Il ritorno della creatività autentica
L’idea alla base di Divine nasce dal podcast Revolution.Social, dove Henshaw-Plath ha discusso con esperti del settore sull’impatto culturale di Vine. Questo progetto si basa su Nostr, un protocollo decentralizzato sostenuto da Dorsey stesso. L’obiettivo principale è ripristinare l’autenticità e la proprietà dei creatori all’interno della comunità.
Preservazione dei contenuti di Vine
I video originali sono stati recuperati grazie al lavoro svolto da ArchiveTeam nel 2016. Henshaw-Plath ha poi ricostruito i contenuti, mantenendo informazioni cruciali come visualizzazioni e commenti associati ai video.
“Divine ha importato video archiviati dal lavoro di preservazione di ArchiveTeam, offrendo a questi autentici video pre-AI una nuova casa nel web decentralizzato.” – Dichiarazione ufficiale di Divine
Impegno verso la creatività umana
Divine si distingue per il suo approccio contro le produzioni generate dall’intelligenza artificiale. Utilizza una tecnologia chiamata ProofMode, che verifica criptograficamente che i video caricati siano stati realizzati da persone reali e non generati artificialmente.
- Evan Henshaw-Plath – Fondatore
- Jack Dorsey – Sostenitore finanziario
- ArchiveTeam – Gruppo responsabile della preservazione dei contenuti originali
- Rabble – Ospite del podcast Revolution.Social
- Yoel Roth – Esperto tecnologico ospite del podcast
- Taylor Lorenz – Giornalista tecnologico ospite del podcast
La sfida ora sarà vedere se i creatori e gli utenti accoglieranno favorevolmente questo ritorno alle origini della creazione di contenuti brevi.












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