Un’importante novità è stata introdotta da Google per i dispositivi Pixel, grazie all’aggiornamento di novembre 2025. Questa nuova funzionalità, denominata AI Notification Summaries, utilizza l’intelligenza artificiale Gemini per semplificare e migliorare l’esperienza utente, condensando le lunghe conversazioni in riassunti brevi e chiari.
Google introduce AI Notification Summaries per Pixel 9 e Pixel 10
Una volta attivata la funzione di Notification Summaries, l’IA esamina le conversazioni più lunghe nelle app di messaggistica supportate come Google Messages e WhatsApp. Successivamente, fornisce un riassunto della conversazione che appare nel pannello delle notifiche. Alcuni tipi di messaggi, come quelli brevi, i testi in lingue miste e i messaggi composti solo da emoji, sono esclusi per ridurre al minimo gli errori.
Il riassunto delle notifiche sarà contrassegnato da un’icona scintillante e testo in corsivo. Gli utenti possono toccare il riassunto per visualizzare l’intero thread o espanderlo. Per utilizzare questa funzionalità, è necessario accedere alle Impostazioni, quindi a Notifiche e abilitare i Riassunti delle Notifiche. È anche fondamentale concedere le autorizzazioni di lettura, risposta e controllo delle notifiche dalla sezione Privacy dell’app Impostazioni.
La funzione potrebbe non essere disponibile per tutti i dispositivi Pixel
Google ha specificato che la distribuzione della funzionalità avviene in fasi. Questo approccio serve a garantire che non vi siano bug o errori critici nella nuova caratteristica. Inoltre, gli utenti non avranno accesso immediato alla funzione dopo aver aggiornato il software.
L’azienda ha anche intenzione di migliorare ulteriormente questa funzionalità automatizzando la classificazione e il silenziamento delle notifiche a bassa priorità sotto categorie come “Notizie” e “Promozioni”, contribuendo così a ridurre il disordine visivo. Per gli utenti, ciò dovrebbe tradursi in meno distrazioni. È possibile disattivare la funzione se ci sono preoccupazioni riguardo ai dati personali; Google ha chiarito che tutte le elaborazioni avvengono sul dispositivo stesso senza coinvolgere il cloud.










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