La sicurezza informatica è un tema di crescente importanza, come dimostra la recente analisi condotta da Comparitech. Questo studio ha rivelato che nel 2025, le password più comuni continuano a essere estremamente deboli, evidenziando una scarsa consapevolezza globale riguardo alla protezione dei dati. Con oltre 20 miliardi di password verificate provenienti da forum di data breach, i risultati mostrano l’urgenza di migliorare le pratiche di sicurezza.
classifica delle password più diffuse
I risultati dello studio indicano che tra le dieci password più utilizzate figurano:
- 123456
- 12345678
- 123456789
- admin
- 1234
- Aa123456
- 12345
- password
- 123
- 1234567890
La password “123456” emerge con ben 7.6 milioni di utilizzi, superando nettamente le altre combinazioni. È interessante notare che “minecraft” si colloca al centesimo posto con circa 70 mila occorrenze.
vulnerabilità delle combinazioni numeriche e alfabetiche
L’analisi ha messo in luce che il 25% delle prime 1000 password è composto esclusivamente da numeri. Inoltre, il 38.6% include la sequenza “123”. Le combinazioni semplici e prevedibili rappresentano gravi lacune nella sicurezza degli account.
difficoltà nella lunghezza delle password
Sebbene esperti suggeriscano una lunghezza minima di almeno 12 caratteri per garantire maggiore sicurezza, il 65.8% delle password analizzate risulta inferiore a tale limite. Solo il 3.2% supera i 16 caratteri.
sconvenienti legati alle password deboli
I moderni strumenti di cracking possono facilmente compromettere le password deboli. Password robuste devono contenere almeno 12 caratteri e includere lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli per evitare schemi riconoscibili.
iniziative verso soluzioni senza password
C’è un crescente interesse verso sistemi di autenticazione senza password, supportati da aziende come Apple, Google e Microsoft attraverso la tecnologia Passkeys. Si prevede che entro il 2025, il mercato della certificazione senza password raggiunga i 22 miliardi di dollari.
metodologia dello studio
I ricercatori hanno raccolto dati dai forum su Telegram e altre fonti riguardanti oltre 20 miliardi di credenziali compromesse per identificare le tendenze attuali nelle scelte delle password.













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