L’ia come futuro delle reti mobili secondo il leader di T-Mobile

Negli ultimi tempi, l’argomento intelligenza artificiale (AI) ha catturato l’attenzione di molti, diventando un tema ricorrente in vari settori. Diverse aziende stanno integrando il termine “AI” nelle loro strategie di marketing, anche in contesti dove potrebbe non essere strettamente necessario. Nonostante le opinioni contrastanti, è evidente che l’AI continuerà a giocare un ruolo cruciale nel futuro della tecnologia.

T-Mobile e la permanenza dell’AI

Durante un’intervista con Fierce, John Saw, Presidente della Tecnologia e Chief Technology Officer di T-Mobile, ha affermato che l’intelligenza artificiale rappresenta il futuro delle reti. Ha spiegato che la rete del carrier sarà intrinsecamente legata all’AI: “Il futuro della rete sarà nativo all’AI. Ciò significa che lo stack nativo AI sarà integrato in ogni strato della rete – hardware, software e architettura.”

In particolare, Saw ha discusso dell’attuale collaborazione con NVIDIA per implementare l’AI nelle reti. Sebbene i test sul campo dell’AI-RAN siano previsti per il 2026, T-Mobile ha già iniziato ad utilizzare questa tecnologia in diverse aree.

Attualmente, l’azienda utilizza l’AI per ottimizzare la propria rete. Questa tecnologia consente di dirigere la copertura delle antenne verso le aree con una maggiore affluenza di clienti. Tale applicazione si è dimostrata particolarmente utile durante eventi calamitosi; ad esempio, durante l’uragano Milton in Florida, T-Mobile ha visto solo l’8% delle connessioni dei clienti interrompersi grazie all’utilizzo dell’AI.

Fondamenti per il 6G

Alcuni potrebbero considerare superflua o addirittura non necessaria l’integrazione dell’AI-RAN. Ciò che T-Mobile sta realizzando è essenzialmente una preparazione per il 6G. Rispetto al 5G, il 6G promette velocità superiori e una significativa evoluzione tecnologica.

Una delle principali differenze risiede nella concezione del 6G come rete nativa AI. A differenza del 5G SA, dove l’intelligenza artificiale viene utilizzata per migliorare la rete esistente, il 6G sarà progettato con un approccio più “first”, integrando completamente l’AI nell’architettura e nelle funzioni di rete.

Secondo Saw: “La nostra rete è pronta per il 6G ed è per questo che stiamo spingendo iniziative come AI RAN. Vogliamo anticipare le direzioni future: ci troviamo all’intersezione tra AI e reti mobili.”

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