Il Samsung Galaxy S25 è stato presentato come un compagno di intelligenza artificiale, progettato per comprendere le esigenze degli utenti e anticipare i loro desideri. Le promesse includevano funzioni innovative come la traduzione in tempo reale delle chiamate e strumenti fotografici generativi, rendendo l’idea di un dispositivo che lavora in sinergia con l’utente.
Le prime 72 ore sembrano magia
Nei primi tre giorni, l’esperienza con il Galaxy S25 si è rivelata sorprendente. Durante una gita al mare, è stato possibile catturare immagini perfette grazie alle funzionalità avanzate del dispositivo. Un esempio pratico: quando un turista ha rovinato una foto del faro, è bastato utilizzare la funzione di generazione per rimuoverlo senza alcuno sforzo.
Inoltre, la gestione dei documenti si è dimostrata estremamente efficiente; un rapporto complesso è stato riassunto in pochi secondi, permettendo così di risparmiare tempo prezioso.
I suggerimenti hanno iniziato a diventare un problema
La sensazione generale era che la tecnologia stesse cercando di imporre le proprie idee piuttosto che assistere in modo utile.
Insegnare al telefono alcune buone maniere
L’obiettivo non era disattivare le funzionalità intelligenti del Galaxy S25 ma piuttosto ottimizzarle per un utilizzo più consapevole. Attraverso le impostazioni, sono state disattivate molte delle funzioni invasive. Questo ha portato a una maggiore tranquillità nell’utilizzo quotidiano e ha migliorato notevolmente la durata della batteria.
L’amore per l’intelligenza artificiale rimane
È importante sottolineare che questa esperienza non rappresenta una critica all’intelligenza artificiale in sé. Alcune funzionalità continuano ad essere apprezzate mentre altre sono state limitate per garantire un’interazione più serena con il dispositivo.
- Suggerimenti automatici disattivati
- Funzionalità fotografiche mantenute
- Miglioramento della durata della batteria
- Aumento del controllo sull’interfaccia utente












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