Il CEO di NVIDIA, Jensen Huang, ha recentemente espresso preoccupazioni riguardo alla sottovalutazione da parte degli Stati Uniti della competitività della Cina e di Huawei nel settore dei chip per l’intelligenza artificiale (AI). Durante un evento dell’APEC in Corea del Sud, Huang ha dichiarato che è imprudente ignorare le capacità cinesi in questo ambito. Ha anche manifestato la speranza di poter riprendere le vendite dei chip avanzati NVIDIA in Cina, criticando le restrizioni imposte dagli Stati Uniti con il pretesto della sicurezza nazionale.
restrizioni statunitensi sui chip NVIDIA e risposta cinese
Attualmente gli Stati Uniti hanno implementato severe restrizioni all’esportazione dei chip AI più avanzati di NVIDIA per limitare lo sviluppo tecnologico cinese. In passato era stato autorizzato l’invio di una versione ridotta del chip H20, ma successivamente la Cina ha richiesto a NVIDIA un rapporto sui rischi di sicurezza relativi ai chip. Inoltre, sono state avviate indagini su questioni antitrust. La quota di mercato di NVIDIA in Cina è scesa drasticamente dal 95% al punto da essere praticamente inesistente, con Huang che ha affermato che le aspettative aziendali considerano ormai nullo il contributo cinese.
sforzi cinesi nello sviluppo locale
In risposta alle limitazioni americane, la Cina sta attivamente promuovendo lo sviluppo delle proprie tecnologie. Huawei ha annunciato nel settembre 2025 la sua intenzione di competere direttamente con NVIDIA nel campo dei chip AI. L’azienda ha introdotto i cluster di chip Atlas 950 e 960 SuperPoD e prevede il lancio della nuova serie Ascend entro il 2026. Si stima che Huawei possa spedire circa 600.000 unità dei nuovi chip già nel prossimo anno, con un potenziale aumento a oltre 1,6 milioni entro il 2026.
appello di Huang per un cambio nelle politiche statunitensi
Jensen Huang ha criticato le misure sempre più restrittive adottate dagli Stati Uniti, sostenendo che tali politiche potrebbero indebolire la competitività americana stessa. Ha esortato il governo a riflettere attentamente sulle conseguenze delle sue azioni. In diverse occasioni ha cercato dialogo con funzionari americani, incluso l’ex presidente Donald Trump, sottolineando come danneggiare la Cina possa avere ripercussioni negative anche sugli Stati Uniti. Secondo Huang, circa il 50% dei ricercatori mondiali nell’ambito dell’AI si trova in Cina; pertanto, limitare l’esportazione tecnologica statunitense significherebbe perdere opportunità vitali per lo sviluppo dell’industria AI.
- Jensen Huang – CEO di NVIDIA
- Huawei – Azienda tecnologica cinese
- Diverse figure governative statunitensi coinvolte nel dialogo politico














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