La Federal Communications Commission (FCC) ha avviato un’importante revisione delle normative relative all’etichetta di informazione per la banda larga, un documento standardizzato che consente ai consumatori di comprendere il reale costo dei piani offerti. Introdotte nel 2024, queste etichette potrebbero ora essere eliminate, consentendo agli Internet Service Provider (ISP) di nascondere eventuali costi aggiuntivi.
l’azione della fcc permetterà agli isps di nascondere i costi internet
Con un voto di 2 a 1, la FCC ha approvato una proposta per rivalutare alcuni aspetti fondamentali delle regole riguardanti le etichette per la banda larga. I sostenitori di questa decisione, guidati dal Commissario Brendan Carr, sostengono che le norme sulla trasparenza siano “gravose” e non influenzino in modo significativo le scelte dei clienti sui piani internet. La proposta prevede l’eliminazione dell’obbligo per gli ISP di dettagliare le spese, mostrare le etichette online, fornire versioni multilingue e leggere i dettagli telefonicamente. Carr afferma che tali requisiti comportano costi e complessità inutili.
- Brendan Carr – Commissario FCC
- ISPs – Internet Service Providers
le critiche alla proposta della fcc
Il Commissario Democratico Anna Gomez, unico voto contrario, ha fortemente criticato l’iniziativa definendola anti-consumatore. Gomez sottolinea l’importanza della trasparenza soprattutto considerando i costi elevati dei piani di banda larga. Ha messo in discussione la motivazione della FCC nel voler abolire un requisito progettato per proteggere i consumatori, definendolo confuso e superfluo.
I difensori dei diritti dei consumatori avvertono che l’eliminazione dell’etichetta relativa alle spese potrebbe portare a bollette confuse e mascherare aumenti di prezzo dietro oneri vaghi. Le associazioni commerciali del settore della banda larga supportano le revisioni ma dichiarano di rimanere impegnate verso la chiarezza delle informazioni fornite ai clienti. Entrambi i lati presentano argomentazioni valide; la prossima fase di commento determinerà se le etichette rimarranno o verranno ridotte prima che i consumatori possano beneficiare appieno delle stesse.











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