Il recente accordo tra Google e Amazon con il governo israeliano ha sollevato interrogativi significativi riguardo alle condizioni stipulate. Questo contratto, noto come Project Nimbus, prevede la fornitura di servizi di cloud computing per le agenzie governative e militari israeliane, per un valore complessivo di 1,2 miliardi di dollari. Le nuove rivelazioni indicano che i termini dell’accordo includono pratiche sorprendenti, come l’uso di messaggi codificati.
termini inusuali del contratto
Secondo quanto riportato da fonti attendibili, Google e Amazon avrebbero accettato di inviare messaggi segreti a Israele utilizzando un linguaggio che aggira le normali condizioni d’uso delle due aziende. Questa modalità comunicativa è stata definita come “meccanismo winking”, una strategia volta a trasmettere informazioni senza esplicitarle, eludendo così eventuali restrizioni legali.
comunicazione attraverso codici
I documenti trapelati dal ministero delle finanze israeliano rivelano che le due aziende devono effettuare pagamenti specifici al governo israeliano quando i dati vengono trasferiti a organi investigativi. Questi pagamenti sono associati ai codici telefonici internazionali dei vari paesi:
- USA (+1) – 1.000 shekel
- Danimarca (+45) – 4.500 shekel
- Richieste legali per cui non si può menzionare l’origine – 100.000 shekel
impegni etici e diritti umani
L’accordo include anche una clausola che impedisce a Google e Amazon di interrompere i servizi nel caso in cui vengano riscontrate violazioni dei diritti umani da parte del governo israeliano. Ciò significa che anche se dovessero emergere prove di abusi, le aziende sarebbero vincolate a continuare la collaborazione.
risposta delle aziende coinvolte
Sia Google che Amazon hanno negato qualsiasi illecito legale in merito all’accordo. Un portavoce di Google ha dichiarato che le accuse contenute nei rapporti sono infondate e assurde, mentre un rappresentante di Amazon Web Services ha sottolineato l’impegno della società nel rispettare gli obblighi legali relativi ai dati dei clienti.
ospiti e personalità coinvolti nella questione
- C. Scott Brown (Android Authority)
- Portavoce di Google
- Portavoce di Amazon Web Services
- Membri del ministero delle finanze israeliano (non nominati)
- Agenzie investigative coinvolte nel report (The Guardian)
L’argomento continua a generare discussioni su scala globale riguardo alla responsabilità delle grandi aziende tecnologiche nelle dinamiche geopolitiche attuali.












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