risultati dello studio su 4K e 8K
Un recente studio condotto dalla Università di Cambridge in collaborazione con Meta ha rivelato che, nella maggior parte dei contesti domestici, gli spettatori faticano a distinguere le differenze di qualità tra i televisori 4K e 8K. La ricerca suggerisce che un televisore 2K, posizionato in una tipica stanza, è più che sufficiente per soddisfare le esigenze visive senza necessità di investire in risoluzioni superiori.
dettagli della ricerca
I ricercatori hanno testato diversi schermi da 27 pollici 4K, analizzando l’effetto della distanza di visione. È emerso che l’occhio umano riesce a percepire circa 94 pixel per grado (PPD) nelle immagini in bianco e nero, mentre la risoluzione per i colori si presenta leggermente inferiore. Quando la distanza di visione supera determinati limiti, anche un incremento significativo nella quantità di pixel diventa impercettibile.
Il Dottor Ashraf ha sottolineato che chi guarda un televisore 4K da 44 pollici a circa 2.5 metri di distanza, non noterà miglioramenti evidenti passando a una qualità 8K. Questo risultato mette in discussione la convinzione comune secondo cui una maggiore risoluzione garantisca automaticamente una chiarezza superiore.
sistema di valutazione online gratuito
Nell’ambito della ricerca è stato introdotto un calcolatore online gratuito, utile per aiutare gli utenti a valutare se la loro distanza di visione, dimensione dello schermo e risoluzione superino il limite visivo dell’occhio umano.
L’articolo pubblicato sulla rivista “Nature Communications”, amplia le conoscenze precedenti basate su uno standard di risoluzione visiva fissato a 60 PPD. I risultati dimostrano che l’occhio umano ha una capacità di riconoscimento dei dettagli superiore ma sempre limitata. La nitidezza dell’immagine dipende non solo dalla risoluzione ma anche dalle dimensioni dello schermo e dalla distanza da cui si osserva, rendendo l’esperienza visiva soggettiva.
- Ashraf Dottore
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