Durante la pandemia, molte aziende hanno chiuso i battenti e numerosi lavoratori hanno perso il proprio impiego. Il settore tecnologico ha registrato un incremento nelle assunzioni. Recentemente, però, si è diffusa la notizia che questa fase di assunzione potrebbe giungere a una conclusione. Secondo un rapporto di Reuters, Amazon starebbe considerando di effettuare dei licenziamenti aziendali significativi.
Amazon prepara licenziamenti corporativi
Il rapporto indica che i licenziamenti previsti da Amazon potrebbero essere i più consistenti dall’inizio del 2023. Si stima che l’azienda possa decidere di eliminare fino a 30.000 posti di lavoro in ambito corporate. Questo numero supera i precedenti tagli di 27.000 posti già attuati dalla compagnia.
Sebbene 30.000 posizioni possano sembrare elevate, per Amazon rappresentano circa il 10% della sua forza lavoro corporate. I settori interessati includono risorse umane, cloud computing, pubblicità e altri ancora. La cifra totale dei ridimensionamenti non è stata ancora confermata, ma al momento si prevede che sia intorno ai 30.000.
Licenziamenti e intelligenza artificiale
Non solo Amazon attua periodicamente licenziamenti come strategia per contenere i costi; quando c’è un aumento della domanda, queste aziende tendono a riassumere personale. Ciò che preoccupa riguardo ai recenti licenziamenti è la possibilità che alcune delle posizioni eliminate non vengano mai più occupate da esseri umani.
Il CEO di Amazon, Andy Jassy, ha dichiarato lo scorso giugno che alcuni posti di lavoro saranno eliminati a causa dell’intelligenza artificiale (AI). Jassy ha affermato: “Con l’introduzione di AI generativa e agenti intelligenti, il modo in cui svolgiamo il nostro lavoro cambierà”. Ha inoltre aggiunto che sarà necessario avere meno persone in alcune mansioni attualmente esistenti e più figure professionali orientate verso nuovi ruoli.
È evidente che con l’evoluzione dell’AI e le sue capacità sempre maggiori, alcune mansioni tradizionalmente svolte dagli esseri umani potrebbero diventare superflue. Se un’intelligenza artificiale può generare report e sintetizzare informazioni in pochi minuti rispetto alle ore necessarie agli esseri umani, è comprensibile quale opzione possa risultare più efficiente dal punto di vista economico.
Questo non implica necessariamente una condanna all’assenza di opportunità lavorative per gli esseri umani. L’ascesa dell’AI rappresenta anche l’emergere di nuovi settori nei quali sarà possibile transitare professionalmente.










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