La crescente integrazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) nella vita quotidiana ha portato a un aumento significativo della sua influenza, sia nei compiti semplici che nelle tecnologie avanzate. La rapida espansione di queste tecnologie solleva interrogativi riguardo ai costi ambientali e alle conseguenze non visibili di questo progresso tecnologico.
l’impatto ambientale dell’AI
L’impiego dell’AI comporta enormi costi ambientali, legati principalmente alla necessità di alimentare le infrastrutture che supportano queste tecnologie. Alcuni aspetti da considerare includono:
- Consumo energetico elevato: I modelli AI richiedono ingenti quantità di energia per il loro funzionamento. Si stima che entro il 2027 l’AI potrebbe rappresentare fino allo 0,5% del consumo globale di elettricità.
- Richiesta d’acqua: I data center utilizzati per alimentare l’AI necessitano di enormi quantità d’acqua per il raffreddamento. Ad esempio, Google ha consumato circa 21 miliardi di litri nel 2022.
- Aumento dei rifiuti elettronici: La continua domanda di hardware più potente porta a una crescita esponenziale dei rifiuti elettronici, con proiezioni che indicano milioni di tonnellate entro il 2030.
necessità del “green computing”
Il concetto di “green computing” è diventato cruciale nell’attuale panorama tecnologico. Negli ultimi decenni, l’impatto ambientale delle tecnologie informatiche è stato al centro delle preoccupazioni, specialmente con l’aumento dei data center e il loro consumo energetico. Iniziative come la Climate Savers Computing Initiative hanno cercato di promuovere una maggiore efficienza energetica nel settore.
risposte significative da parte di google
Sotto pressione crescente, le grandi aziende tecnologiche hanno avviato campagne pubblicitarie per evidenziare i loro impegni verso la sostenibilità. Google ha promesso obiettivi ambiziosi come quello di raggiungere un approvvigionamento energetico completamente privo di carbonio e restituire più acqua rispetto a quella consumata.
sfide del carbon capture and storage (ccs)
Tecnologia CCS presenta potenzialità notevoli ma anche sfide significative. Critiche comuni includono i costi elevati e la lentezza nella scalabilità della tecnologia stessa. Alcuni esperti sostengono che essa consenta alle industrie fossili di continuare a operare senza un’effettiva transizione verso fonti rinnovabili.
atto di regolamentazione: equilibrio da trovare
I governi devono implementare normative chiare per ridurre l’impatto ambientale dell’AI e garantire trasparenza nelle pratiche aziendali. L’approccio deve bilanciare innovazione tecnologica e responsabilità ecologica affinché si possa sfruttare appieno il potere dell’AI senza compromettere la salute del pianeta.
FAQ
Quali sono i costi ambientali a lungo termine associati all’AI oltre al consumo energetico?
A parte il consumo energetico, due preoccupazioni principali riguardano l’enorme consumo d’acqua, pari a 21 miliardi di litri utilizzati da Google nel 2022, e la crescente produzione di waste elettronici (e-waste).
Qual è la nuova iniziativa sul carbon capture proposta da Google?
Ecco un progetto importante sul Carbon Capture and Storage (CCS), in collaborazione con Broadwing Energy in Illinois, mirante a catturare il 90% delle emissioni CO2 da una centrale a gas naturale.
Quali sono le critiche comuni alle iniziative CCS?
I detrattori affermano che il CCS è scostoso, energivoro e lento nella scalabilità, permettendo così alle industrie fossili di continuare le proprie attività mentre si rimanda la transizione verso fonti rinnovabili.






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