Negli ultimi giorni, l’attenzione si è concentrata sul nuovo browser sviluppato da OpenAI, denominato Atlas. Questo strumento innovativo ha suscitato grande interesse, ma è emersa una preoccupante vulnerabilità che potrebbe compromettere la sicurezza degli utenti.
vulnerabilità di atlas: clipboard injection
Un hacker etico conosciuto con il nome di Pliny the Liberator ha rivelato che Atlas è suscettibile a un attacco noto come clipboard injection. Questa tipologia di attacco consente a malintenzionati di accedere in modo non autorizzato al contenuto degli appunti dell’utente, alterando i dati copiati e incollati.
meccanismo del clipboard injection
L’attacco può essere eseguito attraverso due metodi principali: tramite programmi Trojan o malware e utilizzando siti web o applicazioni web. Il caso segnalato riguarda il secondo metodo, in cui l’hacker ha modificato il proprio sito per inserire link malevoli ogni volta che viene premuto un pulsante.
conseguenze dell’attacco
Se un utente visita un sito compromesso e clicca su uno dei pulsanti infetti, il contenuto degli appunti verrà alterato senza alcuna notifica. Quando l’utente tenterà di incollare informazioni (ad esempio, in una barra degli indirizzi), potrà trovarsi reindirizzato a un sito phishing ingannevole.
perché atlas è vulnerabile?
La vulnerabilità di Atlas deriva dalla sua incapacità di riconoscere le modifiche ai contenuti degli appunti effettuate da codice malevolo. Pliny spiega che sebbene il browser sia progettato per identificare iniezioni dannose nei prompt, non riesce a monitorare le operazioni riguardanti gli appunti quando queste avvengono nel backend del sito visitato.
rischi associati all’attacco
I rischi legati a questa vulnerabilità sono significativi poiché possono portare al furto di informazioni sensibili come numeri di carte di credito e credenziali d’accesso. Un esempio pratico fornito dall’hacker illustra come un utente possa aprire una nuova scheda e incollare un link compromesso nella barra degli indirizzi senza rendersene conto.
situation globale delle vulnerabilità nei browser agentici
È fondamentale sottolineare che Atlas non è l’unico browser agentico con problemi di sicurezza; anche altri strumenti simili come Comet e Fellou presentano vulnerabilità note. Secondo quanto riportato da Brave, queste problematiche sono comuni tra i browser agentici poiché le iniezioni nei prompt possono ingannare l’intelligenza artificiale.
- Dhruv Bhutani – Android Authority
- Pliny the Liberator – Hacker etico
- Brave – Riferimenti sulla sicurezza dei browser
- Aziende concorrenti: Perplexity’s Comet e Fellou












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