La funzionalità Always-On Display (AOD) rappresenta un elemento fondamentale per gli smartphone moderni, consentendo di visualizzare l’ora e informazioni essenziali, come le notifiche, senza la necessità di sbloccare lo schermo. Attualmente sui dispositivi Pixel di Google, questa comodità comporta una mancanza di consapevolezza situazionale. Recentemente, Google ha avviato lo sviluppo di una nuova impostazione che offrirà agli utenti Pixel un controllo più intelligente sull’AOD.
Google Pixel: aggiornamento dell’Always-On Display per una maggiore autonomia
Le evidenze riguardanti questa modifica sono emerse all’interno del codice dell’app Impostazioni. Le stringhe di sviluppo indicano una nuova opzione per “disattivare il display in caso di inattività”, che spegnerà il display quando non viene rilevata alcuna attività da parte dell’utente, contribuendo a risparmiare energia. Il nome in codice interno per questa funzione è “Doze”, suggerendo un collegamento diretto con la funzionalità AOD.
Attualmente, i telefoni Pixel mantengono l’AOD attivo durante tutto il giorno, indipendentemente dall’utilizzo attivo. L’impostazione imminente mira a rendere lo schermo abbastanza intelligente da riconoscere quando l’utente si allontana dal dispositivo per un periodo prolungato, permettendogli così di andare in pausa e conservare energia.
Come saprà il telefono che ci si è allontanati?
Sebbene il codice confermi l’esistenza della funzionalità, non specifica ancora come Android determinerà l’inattività dell’utente o quanto tempo passerà prima che l’AOD si disattivi. È possibile prendere spunto dalle soluzioni adottate da altri produttori. Ad esempio, Samsung implementa già un’opzione “auto” per l’AOD che disabilita il display quando il telefono è posizionato con lo schermo rivolto verso il basso o quando rileva oscurità all’interno della tasca.
È ragionevole supporre che Google adotterà trigger contestuali simili. Integrare questi indizi consentirebbe ai telefoni Pixel di fornire le informazioni desiderate dagli utenti solo nei momenti realmente utili. Il risultato sarebbe un aumento significativo del controllo da parte degli utenti e, soprattutto, un miglioramento dell’autonomia della batteria.
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