Negli ultimi anni, Google ha affrontato diverse critiche riguardo alla gestione dei dati degli utenti, in particolare in relazione alla pubblicità online. L’azienda aveva introdotto il progetto Privacy Sandbox nel 2019 con l’intento di offrire un approccio più riservato alla pubblicità sul web. Recentemente, è stata confermata la cessazione di questa iniziativa.
cessazione del progetto Privacy Sandbox
Google ha annunciato ufficialmente la chiusura dell’intero programma Privacy Sandbox, come riportato da fonti autorevoli. Questa decisione è giunta dopo che l’azienda ha rivelato che dieci tecnologie correlate sarebbero state ritirate a causa di una scarsa adozione. Le piattaforme Chrome e Android subiranno le conseguenze di questa scelta, sebbene alcune tecnologie del Privacy Sandbox che hanno ottenuto un’ampia diffusione verranno mantenute.
impatto sulla privacy e sulla pubblicità
Un portavoce di Google ha affermato: “Continueremo a lavorare per migliorare la privacy su Chrome, Android e sul web, allontanandoci però dal marchio Privacy Sandbox.” Nonostante la chiusura del progetto, l’azienda si impegna a collaborare con l’industria per sviluppare tecnologie che supportino un ambiente web sano e prospero.
storia e obiettivi iniziali
Lanciata nel 2019, l’iniziativa Privacy Sandbox mirava a sostituire i cookie di terze parti. La decisione di interrompere il progetto arriva oltre un anno dopo che Google aveva comunicato che non avrebbe abbandonato i cookie di terze parti.
funzionalità coinvolte nella chiusura
Il progetto includeva diverse funzionalità legate alla pubblicità in Chrome, tra cui:
- Ad Topics
- Site-Suggested Ads
- Ad Measurement
Sembra che queste opzioni potrebbero essere influenzate dalla recente notizia della cessazione del progetto. Ad esempio, il blog aziendale menziona la cancellazione dell’API Topics utilizzata per la funzione Ad Topics.
speranze future per la privacy online
Dopo l’espansione del Privacy Sandbox su Android nel 2022, Google aveva dichiarato necessaria la collaborazione con l’industria e gli utenti per definire il funzionamento dell’intero progetto. Concludendo questo capitolo, rimane da vedere come le nuove iniziative dell’azienda differiranno rispetto al precedente approccio criticato da esperti come l’Electronic Frontier Foundation.
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