Samsung ha recentemente investito 773 milioni di dollari nell’acquisto di nuove macchine per migliorare la propria competitività nel settore della produzione di chip, in particolare rispetto a Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC). Questo investimento segna un cambiamento significativo, poiché l’azienda non aveva effettuato spese considerevoli per potenziare le proprie attrezzature nella produzione di semiconduttori negli ultimi anni.
Investimento in nuove macchine
Secondo fonti coreane, Samsung ha acquisito i più avanzati impianti di produzione di chip da ASML, una società con sede nei Paesi Bassi. L’obiettivo principale di questo investimento è quello di competere efficacemente nel segmento dei chip a 2nm. Le due macchine acquistate sono previste per essere consegnate entro la metà del prossimo anno e rappresentano un passo cruciale per garantire la competitività globale della divisione semiconduttori dell’azienda.
Priorità alla produzione di chip a 2nm
Questa operazione segna anche il primo acquisto da parte di Samsung di macchine EUV ad alta NA destinate alla produzione su larga scala dei chip a 2nm. La strategia dell’azienda si concentra sulla necessità di evitare errori già commessi in passato con il processo produttivo a 3nm, dove Samsung ha incontrato difficoltà significative.
- Jinman Han – Responsabile della divisione foundry
- Exynos 2600 – Chip attualmente in produzione
- Tesla – Collaborazione per i chip AI a 2nm
- Accordo da 16,5 miliardi di dollari con Tesla
Competizione con TSMC
Nell’attuale scenario del mercato, TSMC è considerata la fonderia preferita da molte aziende tech. Marchi come Apple, Google, Qualcomm e MediaTek si avvalgono dei servizi offerti da TSMC per la produzione dei loro chip a 3nm. Recentemente, Google ha effettuato il passaggio verso TSMC per il suo Tensor G5 e prevede di continuare su questa strada anche per il Tensor G6.
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