Apple brevetti e mancanza di telefoni con magneti per ricarica wireless

Il panorama della ricarica wireless sta vivendo un momento di grande sviluppo, grazie all’introduzione di tecnologie come il Qi2. Sebbene la ricarica senza fili sia stata adottata da tempo, l’innovazione rappresentata dai sistemi magnetici ha reso questa pratica più efficiente e conveniente. I dispositivi Android stanno ancora recuperando terreno rispetto ai loro omologhi Apple in questo ambito.

ritardi nell’adozione della tecnologia magnetica

Nonostante la crescente popolarità della ricarica wireless, molti smartphone Android non sono dotati di magneti integrati per supportare questa funzione. La maggior parte degli utenti è costretta a utilizzare custodie specifiche che includono magneti. Secondo quanto emerso da dichiarazioni recenti, le restrizioni legali e le dinamiche del settore hanno ostacolato lo sviluppo di dispositivi compatibili con gli accessori MagSafe di Apple.

spese elevate per lo sviluppo di sistemi compatibili

Creare un sistema magnetico compatibile richiede investimenti significativi; si stima che una nuova azienda possa dover spendere oltre 10 milioni di dollari per sviluppare una soluzione proprietaria. Questa cifra rappresenta un onere considerevole per molte aziende produttrici, rendendo difficile giustificare tali spese per una funzionalità che potrebbe non essere ampiamente utilizzata dagli utenti.

la situazione attuale del mercato

Attualmente, l’industria sembra essere bloccata a causa delle complessità legate ai brevetti e alle configurazioni dei magneti. Anche se il Qi2 è uno standard aperto, i requisiti specifici per i caricabatterie ottimizzati Apple rimangono protetti da copyright. Ciò implica che anche se un produttore volesse realizzare un proprio caricatore magnetico, potrebbe affrontare difficoltà nel garantire prestazioni ottimali.

le opinioni di Nothing

Nella discussione riguardante queste problematiche, Nothing ha fornito alcune spiegazioni utili sullo stato attuale della tecnologia wireless:

  • Rob del team Nothing ha evidenziato le restrizioni legali come principale ostacolo allo sviluppo.
  • I produttori devono affrontare l’incertezza sui costi e sull’efficacia dei sistemi alternativi.
  • L’ottimizzazione delle velocità di carica è compromessa dalla mancanza di allineamento tra le bobine dei dispositivi e quelle dei caricabatterie.

Anche se la questione rimane complessa e controversa, è evidente che ci sono sfide significative da superare affinché i dispositivi Android possano competere equamente nel campo della ricarica wireless.

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