NotebookLM si sta affermando come una delle applicazioni più utili nel campo dell’intelligenza artificiale, specialmente per utenti che necessitano di strumenti pratici e funzionali. Recentemente, è stata introdotta una nuova funzionalità all’interno di NotebookLM che permette di cercare informazioni direttamente nei file di Google Drive. Questa integrazione rappresenta un significativo miglioramento nella capacità di reperire dati all’interno dei documenti e delle presentazioni, rendendo il lavoro più efficiente.
nuova funzionalità: discover sources
La funzione Discover Sources consente agli utenti di esplorare il web per trovare fonti pertinenti, ma con l’aggiornamento recente, ora è possibile anche cercare contenuti specifici all’interno dei file memorizzati su Google Drive. Questo nuovo strumento si aggiunge alla già esistente opzione di ricerca sul web, limitandosi però a scansionare i documenti presenti nel proprio Google Drive.
come funziona l’integrazione con google drive
Secondo quanto riportato da Google, la nuova opzione permette di estrarre risultati da tutti i documenti ai quali si ha accesso. È possibile effettuare ricerche utilizzando frasi come “Documenti sulla pianificazione Q4” o “Appunti della settimana scorsa” per rintracciare rapidamente i materiali necessari. Sebbene Google non indichi esplicitamente il supporto per i file PDF, risulta possibile effettuare ricerche anche in questi ultimi se condivisi correttamente.
vantaggi della nuova integrazione
- Cerca contenuti specifici all’interno dei documenti su Google Drive.
- Aggiunge file come fonti ai progetti NotebookLM.
- Migliora l’efficienza nella gestione delle informazioni.
considerazioni finali sull’aggiornamento
Sebbene non ci siano comunicazioni ufficiali riguardo alla data precisa dell’introduzione di questa funzionalità, è evidente che è stata implementata recentemente. Nonostante la sua utilità, c’è spazio per miglioramenti futuri; ad esempio, sarebbe auspicabile un supporto per ulteriori tipi di file e la possibilità di analizzare immagini. La speranza è che Google estenda le capacità della funzione Discover Sources anche all’app mobile in futuro.
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