Il panorama musicale sta attraversando un periodo di grande trasformazione, in gran parte a causa dell’emergere dell’intelligenza artificiale. Strumenti innovativi permettono la creazione di brani musicali a partire da semplici suggerimenti testuali, aprendo nuove possibilità per i compositori emergenti. Questa evoluzione ha sollevato preoccupazioni significative tra le case discografiche e i gruppi musicali riguardo alla violazione del copyright.
Accuse di violazione del copyright da parte dei gruppi musicali
Secondo quanto dichiarato da John Phelan, direttore generale della Confederazione Internazionale degli Editori Musicali (ICMP), le principali aziende tecnologiche e quelle specifiche per l’AI sono coinvolte in una delle più grandi esercitazioni di violazione del copyright mai viste. Le accuse non sono infondate; l’ICMP sostiene che le compagnie di AI abbiano “assorbito l’intero catalogo musicale mondiale”, commettendo così una violazione intenzionale e su larga scala dei diritti d’autore.
Etichette discografiche di rilievo come Universal Music Group, Sony Music e Warner Music Group hanno già avviato azioni legali contro generatori musicali basati su AI come Suno e Udio. Questi servizi sarebbero stati creati copiando milioni di canzoni senza autorizzazione. I generatori musicali consentono agli utenti di creare brani che possono imitare artisti noti come Chuck Berry e Mariah Carey.
- John Phelan (ICMP)
- Universal Music Group
- Sony Music
- Warner Music Group
- Suno
- Udio
L’industria musicale non è sola nella lotta contro il furto tramite AI
La questione del furto legato all’intelligenza artificiale non riguarda solo il settore musicale. Anche i fotografi stanno alzando la voce contro l’uso improprio delle loro opere da parte dei generatori d’immagini AI, che utilizzano queste immagini per addestrare i propri modelli. Ciò porta alla creazione di immagini simili alle originali con piccole modifiche.
A gennaio 2025, Getty Images ha intentato una causa contro Stability AI per questioni relative ai diritti d’autore. Inoltre, pubblicazioni come il New York Times hanno avviato azioni legali contro aziende AI come OpenAI per proteggere le loro opere scritte.
- Getty Images
- Stability AI
- New York Times
- OpenAI
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