Google avverte: la lotta contro i big tech rende tutto più difficile

Google e il Digital Markets Act dell’Unione Europea

Il Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea è stato concepito per limitare il potere delle grandi aziende tecnologiche, inclusi Google, Apple e Meta. In questo contesto, Google ha espresso preoccupazioni riguardo agli effetti negativi che questa legislazione avrebbe sui consumatori e sulle piccole imprese europee.

Impatto sulla ricerca di viaggi

Secondo un post sul blog ufficiale di Google, la nuova normativa ha reso più difficile la ricerca di voli e hotel. L’azienda sostiene che il DMA favorisce i siti di prenotazione a discapito dei collegamenti diretti con le compagnie aeree e gli hotel, portando così a prezzi più elevati per i clienti e riducendo del 30% il traffico gratuito verso le attività turistiche. Inoltre, si stima che l’economia europea possa subire perdite fino a €114 miliardi a causa di questa legge.

Difficoltà nella ricerca di risultati

Un’indagine condotta su un campione di 5.000 cittadini europei ha rivelato che due terzi degli intervistati impiegano ora più tempo per trovare risultati pertinenti rispetto al periodo precedente all’introduzione del DMA. Circa il 42% dei viaggiatori frequenti ha dichiarato che la qualità delle ricerche relative a voli e hotel è peggiorata.

Ritardi nell’innovazione

Oltre ai problemi legati alla ricerca, Google afferma che la normativa sta rallentando l’innovazione nel settore tecnologico. I nuovi prodotti basati sull’intelligenza artificiale vengono lanciati in Europa fino a un anno dopo rispetto ad altre regioni del mondo.

Punto di vista critico sulla neutralità

Sebbene le argomentazioni presentate da Google possano sembrare convincenti, è importante considerare che l’azienda non è una voce neutrale in questa discussione. Il DMA è stato introdotto proprio perché le autorità regolatorie ritengono che aziende come Google esercitino troppo potere nel mercato.

Cambiamenti proposti da Google

Google sostiene di aver apportato modifiche significative per conformarsi alle disposizioni della legge, introducendo strumenti per la portabilità dei dati e modifiche nel proprio motore di ricerca. L’azienda chiede un riesame delle modalità di applicazione della legge, auspicando regole “guidate dagli utenti, basate su fatti, coerenti e chiare”.

  • Google
  • Apple
  • Meta
  • Cittadini europei coinvolti nello studio
  • Aziende turistiche interessate dalle nuove normative

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