Negli ultimi tempi, il fenomeno delle truffe online ha assunto forme sempre più sofisticate e complesse. Di recente, è emerso che i criminali informatici stanno creando versioni contraffatte del sito dell’Internet Crime Complaint Center (IC3) per ingannare le vittime e ottenere ulteriori informazioni personali. Questa situazione richiede attenzione e cautela da parte di chi desidera segnalare una frode.
Truffe online: un’evoluzione preoccupante
Le truffe sono diventate più complesse
L’IC3 rappresenta il principale centro di riferimento dell’FBI per la segnalazione dei crimini informatici. Secondo il report del 2024, oltre 850.000 denunce sono state presentate nel corso dell’anno, con perdite che hanno raggiunto i 16,6 miliardi di dollari, segnando un incremento del 33% rispetto al 2023. I malintenzionati sfruttano questa situazione creando siti web simili a quelli ufficiali tramite tecniche di typosquatting, acquistando domini leggermente errati o alterati per raccogliere dati sensibili da persone già colpite da frodi.
Questa pratica disonesta non è isolata; si osserva un aumento delle truffe in cui i criminali si spacciano per agenti delle forze dell’ordine o funzionari governativi. Alcuni esempi includono l’utilizzo di numeri di telefono falsificati o la clonazione della voce per ingannare le vittime. In alcuni casi, sono stati persino simulati investigatori governativi promettendo aiuto nel recupero dei fondi persi in truffe romantiche.
Come proteggersi dalle truffe
Per segnalare una frode, è consigliabile digitare direttamente “www.ic3.gov” nella barra degli indirizzi del browser anziché cliccare su link trovati nei risultati di ricerca o sui social media. È fondamentale ricordare che gli impiegati dell’IC3 non contatteranno mai le vittime tramite telefono, email o social media e non richiederanno mai pagamenti per il recupero dei fondi. Qualsiasi richiesta di inviare denaro o criptovalute da parte di presunti agenti FBI deve essere considerata una truffa.
Inoltre, è opportuno prestare attenzione agli amici e ai familiari più anziani; secondo il rapporto IC3, le vittime più mature tendono a subire perdite maggiori. Un semplice contatto telefonico potrebbe prevenire ulteriori danni a chi si cura.












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