Exynos 2600: il chip 2nm di Samsung in produzione questo mese

Samsung si prepara a un importante passo avanti nel settore dei chip mobili di alta gamma. L’Exynos 2600, il prossimo System on Chip (SoC) dell’azienda, rappresenterà il primo chipset commerciale al mondo realizzato con tecnologia 2nm. L’azienda ha lavorato intensamente per migliorare il tasso di rendimento dei wafer da 2nm e ora è pronta ad avviare la produzione in serie di questo innovativo chip.

Samsung avvia la produzione di massa per l’Exynos 2600 da 2nm

Secondo quanto riportato da The Financial News, Samsung ha completato lo sviluppo del suo ultimo processore applicativo di fascia alta. La produzione in massa dell’Exynos 2600 inizierà questo mese, con l’aspettativa che venga presentato nella prossima serie Galaxy S26. Questo segnerà il ritorno della tecnologia Exynos nei flagship Galaxy S dopo un periodo di assenza.

L’Exynos 2600 sarà il primo chip di punta della Samsung Foundry a utilizzare il processo avanzato gate-all-around (GAA) a 2nm. Questa tecnologia all’avanguardia offrirà notevoli miglioramenti in termini di efficienza energetica e gestione del calore rispetto alle generazioni precedenti. Inoltre, il nuovo chip disporrà di una soluzione dedicata alla gestione termica, nota come Heat Path Block (HPB), progettata per dissipare efficacemente il calore e migliorare la stabilità del chip in condizioni operative elevate.

Ottimismo riguardo le prestazioni

I dati recenti sui benchmark mostrano segnali positivi per l’Exynos 2600. I risultati ottenuti su Geekbench indicano un punteggio single-core di 3,309 e un punteggio multi-core di 11,256, posizionandolo a livelli prestazionali comparabili con quello del prossimo Snapdragon 8 Elite Gen 2 di Qualcomm. È interessante notare che Samsung utilizzerà anche il chip Qualcomm nella sua linea Galaxy S26.

Un grande passo per Samsung

Il ritorno del chip Exynos nella linea Galaxy S ha importanti implicazioni commerciali per i vari settori dell’azienda. Per la divisione Mobile eXperience (MX), l’utilizzo di una maggiore proporzione dei propri chip potrebbe comportare una significativa riduzione dei costi materiali, poiché l’acquisto su larga scala da fornitori esterni come Qualcomm è spesso costoso. Ciò consente un maggiore controllo sulla catena di approvvigionamento e contribuisce a migliorare la redditività complessiva.

Per la divisione System LSI, questo ritorno ristabilisce la sua posizione come fornitore interno chiave, ponendo le basi per ripristinare la competitività nel design degli smartphone.

Inoltre, un lancio riuscito e stabile dell’Exynos 2600 rappresenterebbe una vittoria significativa per il business dei semiconduttori di Samsung, in particolare per il suo ramo foundry. Ciò fornirebbe prove tangibili delle sue capacità tecnologiche e contribuirebbe a ricostruire la fiducia nel suo processo produttivo a 2nm, fondamentale per assicurarsi più clienti esterni, obiettivo chiave per l’azienda.

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