La tecnologia indossabile ha rivoluzionato il modo in cui si monitorano i parametri vitali, grazie all’integrazione di sensori avanzati nei dispositivi. Questi strumenti non solo forniscono dati utili, ma offrono anche un accesso immediato alle informazioni sulla salute personale.
Cosa sono i sensori di salute?
I sensori di salute sono componenti presenti in quasi tutti i dispositivi indossabili e in molti smartphone. Questi sensori possono emettere o rilevare luce, permettendo misurazioni come la saturazione dell’ossigeno nel sangue (SpO2) e il battito cardiaco.
Tipologie di luce
La luce è composta da particelle elettromagnetiche, chiamate fotoni, che operano a diverse frequenze. Gli occhi umani percepiscono solo una piccola parte dello spettro luminoso, mentre i sensori possono rilevare anche lunghezze d’onda al di fuori della vista umana, come l’ultravioletto e l’infrarosso.
Il processo di misurazione
Ad esempio, per misurare il livello di SpO2, i dispositivi utilizzano LED rossi e infrarossi che illuminano la pelle. La luce riflessa viene poi raccolta da fotodiodi che determinano la quantità di ossiemoglobina presente nel sangue. La differenza tra la luce emessa e quella riflessa consente al dispositivo di calcolare la percentuale di emoglobina ossigenata.
Utilizzo dei sensori nei dispositivi indossabili
- Saturazione dell’ossigeno nel sangue (SpO2)
- Monitoraggio del battito cardiaco
- Misurazione della glicemia
- Registrazione dell’attività elettrica del cuore (ECG)
- Mappatura della pressione sanguigna
I progressi nella miniaturizzazione dei componenti hanno reso possibile l’integrazione di queste tecnologie nei dispositivi portatili. Ciò ha permesso un monitoraggio continuo delle condizioni sanitarie senza necessità di campionamenti invasivi.
Conclusione
L’evoluzione tecnologica continua a semplificare l’accesso ai dati sanitari personali, trasformando così il modo in cui le persone gestiscono la propria salute quotidiana attraverso strumenti innovativi e pratici.
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