Il lancio del Pixel 10 ha già creato qualche problema per gli utenti, in particolare per quanto riguarda la compatibilità con Android Auto. Diverse segnalazioni indicano che il dispositivo fatica a mantenere una connessione stabile con i sistemi di infotainment delle automobili, creando disagi a chi utilizza questa funzione.
Manifestazione del bug
Se si verifica, è evidente e non esiste ancora una soluzione
Il bug si presenta in modo uniforme per gli utenti colpiti. Quando viene collegato un Pixel 10, l’auto riconosce il dispositivo, ma lo schermo del cruscotto rimane bloccato su una schermata vuota con il logo di Android Auto. Sebbene l’audio funzioni correttamente — musica, chiamate e comandi dell’Assistente vengono riprodotti senza problemi — l’interfaccia grafica può non apparire o richiedere diversi minuti per caricarsi. In alcuni casi, anche quando appare, la UI risulta così lenta da essere praticamente inutilizzabile.
Gli utenti interessati hanno provato diverse soluzioni comuni come cancellare la cache, reinstallare l’app Android Auto, resettare le unità principali e cambiare cavi di collegamento. Nessuna di queste azioni sembra risolvere il problema. L’inconveniente si verifica sia nelle connessioni cablate che in quelle wireless su vari modelli di auto, da Chevrolet e Nissan fino ad Audi più recenti. Alcuni utenti segnalano prestazioni normali soprattutto utilizzando dongle wireless di terze parti, ma la maggior parte dei report evidenzia gravi problemi di stabilità.
I lanci dei flagship spesso presentano problematiche simili legate ad Android Auto. Ad esempio, il precedente modello Pixel 9 aveva registrato un aumento delle segnalazioni riguardanti questo tipo di malfunzionamenti e anche il Samsung Galaxy S25 ha mostrato bug di compatibilità all’inizio dell’anno. In tali circostanze, Google ha rilasciato aggiornamenti correttivi entro uno o due mesi dal lancio.
Al momento attuale, chi ha appena acquistato un nuovo Pixel 10 e fa affidamento su Android Auto per i propri spostamenti potrebbe dover attendere un aggiornamento risolutivo. Google non ha ancora riconosciuto ufficialmente il problema; Vista la quantità di segnalazioni ricevute, sembra probabile che una soluzione sia in fase di sviluppo.
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