Negli ultimi anni, gli utenti Android hanno osservato con un certo interesse l’ecosistema di accessori magnetici presente sugli iPhone. Sebbene alcuni smartphone Android abbiano già offerto compatibilità magnetica, l’esperienza si è spesso rivelata poco affidabile. Accessori come portafogli e batterie esterne tendevano a muoversi, non dando mai una sensazione di sicurezza. Recentemente, Google ha compiuto un passo avanti significativo con il lancio del Pixel 10, introducendo il magnete “lock” simile a quello degli iPhone.
Google Pixel 10: magneti “lock” simili agli iPhone per accessori Qi2
La maggior parte degli accessori magnetici si basa su un anello principale di magneti per garantire la presa iniziale. Questo anello svolge la funzione fondamentale di attacco e allineamento per operazioni come la ricarica wireless. Gli utenti di iPhone sanno che esiste un secondo piccolo magnete posizionato sotto l’anello principale, il quale blocca realmente l’accessorio in posizione, evitando rotazioni o scivolamenti durante l’uso.
Google ha implementato esattamente questo stesso tipo di magnete secondario nel Pixel 10. Questo dettaglio cruciale consente ora di attaccare con fiducia portafogli, supporti e batterie esterne senza timore che possano spostarsi.
Questa innovazione rappresenta un notevole progresso per l’intero ecosistema Android. Sebbene il Pixel 10 stia aprendo la strada a questa tecnologia, essa fa parte dello standard ufficiale Qi2. Ciò implica che non si tratta di una funzionalità esclusiva di Google ma potrebbe beneficiare anche molti altri dispositivi Android in futuro. Si vocifera infatti che la prossima serie Samsung Galaxy S26 possa adottare questo sistema magnetico.
Con il Pixel 10, Google non ha semplicemente aggiunto una nuova caratteristica hardware; ha contribuito a migliorare significativamente la qualità della vita degli accessori Android. Ci si aspetta che questo sistema venga adottato da sempre più dispositivi Android nei mesi a venire.
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