Il recente annuncio di EchoStar segna la conclusione del tentativo di Dish Network di affermarsi come il quarto operatore wireless nazionale negli Stati Uniti. La società ha comunicato di aver raggiunto un accordo per cedere una parte significativa delle licenze di spettro 5G e LTE a AT&T per un valore di 23 miliardi di dollari, trasformando Boost Mobile in un operatore ibrido che si avvale principalmente delle torri AT&T.
Vendita e sviluppi futuri
Valore della vendita e risvolti
La transazione include 30 MHz di spettro mid-band a 3.45 GHz e 20 MHz di spettro low-band a 600 MHz, inizialmente promessi da EchoStar per la creazione di una rete 5G su scala nazionale. Questa rete sarà ora progressivamente smantellata. I clienti di Boost Mobile non perderanno il servizio, poiché le torri AT&T e la rete T-Mobile continueranno a garantire copertura, ma l’infrastruttura costruita da Dish nel corso degli anni subirà un netto ridimensionamento.
Dish è entrata nel mercato wireless sotto pressione governativa dopo l’acquisizione di Sprint da parte di T-Mobile nel 2019, che ha imposto la vendita delle attività prepagate per favorire la nascita di un quarto operatore valido. Dish ha investito 1.4 miliardi per acquisire Boost Mobile e ha speso ulteriori miliardi nell’acquisto delle licenze dello spettro e nello sviluppo della rete 5G.
Futuro delle aziende coinvolte
La vendita dello spettro consente a EchoStar di evitare conflitti prolungati con i regolatori riguardo all’uso efficiente delle frequenze. Charlie Ergen, cofondatore di Dish, ha dichiarato che questo passaggio è fondamentale per risolvere le preoccupazioni dell’FCC sulla gestione dello spettro.
Per AT&T, l’acquisizione rappresenta una vittoria chiara; l’operatore potrà ampliare notevolmente la propria copertura 5G in quasi tutti i mercati statunitensi. Si prevede che l’accordo venga finalizzato entro la metà del 2026, subordinatamente all’approvazione normativa.
Hamid Akhavan, CEO di EchoStar, ha indicato che i proventi dalla vendita saranno utilizzati per estinguere debiti e finanziare le operazioni future, mentre Boost Mobile continuerà ad esistere nominalmente senza diventare il pilastro del tanto atteso quarto operatore americano. Sebbene questa vendita non sia stata inaspettata, il percorso verso una competizione efficace nel settore wireless appare sempre più complesso.
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