Elon musk porta apple in tribunale per favoritismo nell’app store

Il mondo delle app è caratterizzato da una competizione agguerrita, dove le aziende e i ristoranti cercano costantemente di ottenere le recensioni più elevate. La presenza nelle liste dei “migliori” rappresenta un’opportunità per attrarre l’attenzione e incrementare il numero di clienti. Questo contesto spiega anche la frustrazione di Elon Musk, che ha recentemente intrapreso azioni legali contro Apple e OpenAI a causa della posizione della sua app Grok nell’App Store.

Musk intraprende azione legale contro Apple e OpenAI

All’inizio del mese, Musk ha denunciato pubblicamente Apple per presunti favoritismi nei confronti di OpenAI, affermando che ciò avrebbe impedito alla sua app Grok di raggiungere il primo posto nelle classifiche dell’App Store. Durante quel periodo, aveva minacciato di avviare un procedimento legale, ma non era chiaro se questa intenzione si sarebbe concretizzata.

Recenti notizie confermano che Musk ha effettivamente presentato la denuncia. Il documento legale sostiene che Apple sia stata “sorpresa da importanti innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale”, portando la società a collaborare con OpenAI “in un tentativo disperato di proteggere il suo monopolio nel settore degli smartphone”.

La causa evidenzia che gli utenti iOS avrebbero avuto “poche alternative” se desiderassero installare un chatbot generativo: sarebbero stati costretti ad utilizzare ChatGPT anziché prodotti considerati più innovativi come Grok. xAI chiede quindi ai tribunali di fermare quello che definisce un “schema anticoncorrenziale” da parte di Apple e OpenAI, richiedendo anche danni.

Dettagli sulla causa

Secondo quanto riportato nella denuncia:

  • Nessuna delle app X o Grok è comparsa nella sezione ‘Must-Have Apps’ dell’App Store il 24 agosto 2025.
  • I primi undici app elencate in quella sezione non includevano né l’app X né l’app Grok.
  • Altre app concorrenti nel campo dei chatbot generativi hanno subito lo stesso trattamento.

Risposta di Apple

Apple non ha ancora fornito una risposta ufficiale alla causa. Dopo le dichiarazioni di Musk, la compagnia ha rilasciato una nota in cui afferma che “l’App Store è progettato per essere equo e privo di pregiudizi”. Ha sottolineato come migliaia di app vengano presentate attraverso classifiche e raccomandazioni algoritmiche selezionate da esperti secondo criteri oggettivi.

Sarà interessante osservare l’evoluzione della situazione legale. In ogni caso, sembra evidente che Apple si trovi nuovamente coinvolta in problematiche relative all’antitrust.

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