Android 16 QPR2 Beta 1 presenta nuove impostazioni per il tema scuro

novità di android 16 qpr2 beta 1: tema scuro forzato per le app

Dal rilascio di Android 10 nel 2019, il sistema operativo ha introdotto un tema scuro a livello globale. L’attivazione del tema scuro è stata fino ad ora facoltativa per le singole applicazioni. Questo significa che molte app potrebbero continuare a presentare interfacce chiare anche quando il tema scuro è attivato a livello di sistema.

introduzione della modalità scura forzata

Con l’uscita della Android 16 QPR2 Beta 1, Google ha implementato una modifica significativa: la possibilità di forzare il tema scuro nelle app che non lo supportano nativamente. Sebbene non possa garantire risultati perfetti in ogni situazione, questa funzione mira a incoraggiare gli sviluppatori ad adottare un vero e proprio tema scuro.

funzionalità espansa del tema scuro

Nelle impostazioni del tema scuro di Android, è stata aggiunta un’opzione chiamata Expanded. Attivando questa opzione, è possibile invertire automaticamente le interfacce delle app chiare quando il tema scuro è abilitato. Ad esempio, utilizzando l’app Fitbit, che non dispone ancora di un proprio tema scuro, si può osservare come l’interfaccia cambi in sfondi scuri con testo chiaro.

‘largely intended as an accessibility feature’

Google sottolinea che questa nuova opzione del tema scuro è “principalmente destinata come funzionalità di accessibilità”, progettata per supportare utenti con fotosensibilità o difficoltà nella lettura su sfondi chiari. Anche se i risultati possono variare da app ad app, molti utenti hanno riscontrato miglioramenti significativi.

come provare la nuova funzione

L’opzione del nuovo tema oscuro espanso è già disponibile per gli utenti iscritti alla beta su dispositivi Pixel compatibili. Per partecipare al programma beta di Android e testare queste novità, si può visitare il sito ufficiale dedicato agli aggiornamenti.

  • Google
  • Fitbit
  • Airtbnb
  • Doordash
  • FedEx

I QPR updates sono applicabili sia ai dispositivi Pixel che all’AOSP, la base software per tutti i dispositivi Android. I produttori individuali come Samsung e OnePlus potrebbero implementare questa funzionalità in modo diverso o non farlo affatto; pertanto, per i telefoni non Pixel potrebbe essere difficile prevedere quando o se si beneficerà di questo cambiamento specifico.

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