La questione dell’impatto ambientale degli AI models come ChatGPT, Claude e Gemini è di crescente interesse. La quantità di risorse necessarie per l’interazione con questi modelli solleva interrogativi riguardo al loro consumo energetico e idrico. Le stime fornite da Google rivelano che un prompt testuale tipico di Gemini richiederebbe circa cinque gocce d’acqua.
Google afferma che i prompt AI non consumano molte risorse
Secondo i dati ottenuti dai test condotti da Google, si stima che un prompt testuale medio delle applicazioni Gemini utilizzi 0,24 wattora (Wh) di energia, produca 0,03 grammi di anidride carbonica equivalente (gCO2e) e consumi 0,26 millilitri d’acqua. Questi valori risultano significativamente inferiori rispetto a molte stime pubbliche. L’impatto energetico per ogni prompt equivale a guardare la televisione per meno di nove secondi.
- Consumo energetico: 0,24 Wh
- Emissioni CO2: 0,03 gCO2e
- Consumo d’acqua: 5 gocce
Le opinioni degli esperti divergono
Alcuni esperti mettono in dubbio le affermazioni di Google. In un’intervista con The Verge, viene sottolineato che le dichiarazioni della compagnia potrebbero essere fuorvianti, poiché mancano dati chiave nella loro analisi. Tra questi vi è l’assenza del calcolo dell’uso indiretto dell’acqua, come quella necessaria ai sistemi di raffreddamento dei server.
Inoltre, il report attualmente considera solo una misura “basata sul mercato” delle emissioni di carbonio, basata sugli impegni aziendali verso la crescita delle energie rinnovabili nei vari grid elettrici. Gli esperti suggeriscono invece l’utilizzo di misurazioni basate sulla posizione geografica per ottenere risultati più accurati.
Secondo Shaolei Ren e Alex de Vries-Gao, se si analizzano i numeri totali presentati da Google si può osservare una situazione ben diversa da quella descritta dalla compagnia stessa.
- Shaolei Ren – Università della California, Riverside
- Alex de Vries-Gao – Fondatore del sito Digiconomist
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