Intel ottiene sostegno mentre trump valuta partecipazione governativa

Nel panorama tecnologico attuale, Intel ha vissuto un periodo di difficoltà che ha minato la sua posizione di leader nel settore dei semiconduttori. Nonostante i problemi recenti, l’azienda non è destinata a scomparire e potrebbe ricevere supporto da parte dell’amministrazione Trump, secondo alcune indiscrezioni.

Interesse dell’amministrazione Trump per Intel

Un report di Bloomberg suggerisce che l’amministrazione Trump stia prendendo in considerazione l’idea di acquisire una quota di Intel. Questa mossa potrebbe rivelarsi strategica, considerando che il presidente degli Stati Uniti ha promosso la produzione locale di chip e ha recentemente imposto tariffe del 100% sui semiconduttori importati.

Per realizzare questa visione, un intervento su uno dei principali produttori di chip del paese potrebbe risultare cruciale. È interessante notare come in passato Trump avesse criticato apertamente il CEO di Intel, Lip-Bu Tan, chiedendo il suo allontanamento. Successivamente si sono riavvicinati, con Trump che ha elogiato il successo e la carriera di Tan definendoli una “storia straordinaria”.

Non solo il governo statunitense è interessato a investire in Intel; anche aziende come Apple e Samsung hanno mostrato interesse per acquisizioni simili già dal 2024. Recentemente si è parlato anche della possibilità che TSMC possa ottenere una partecipazione del 20% nell’azienda.

Errori commessi da Intel nel corso degli anni

Sebbene Intel continui a essere presente in numerosi PC e laptop, la sua reputazione ne ha risentito notevolmente. Tra le problematiche più evidenti vi è stata la lentezza nell’adattarsi al mercato mobile, permettendo a Qualcomm di affermarsi come leader nel settore dei chip mobili.

A ciò si aggiungono i problemi riscontrati con la serie Raptor Lake delle CPU, caratterizzati da un bug che richiedeva tensioni eccessive e causava malfunzionamenti nei PC, talvolta portando anche a danni fisici ai dispositivi. Questi eventi hanno influenzato negativamente la percezione pubblica dell’azienda.

L’ex CEO Pat Gelsinger aveva ricevuto l’incarico di risollevare le sorti dell’azienda ma ha lasciato lo scorso anno; attualmente il suo ruolo è ricoperto da Tan, il quale sta intraprendendo misure per garantire un futuro stabile alla società.

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