Il servizio Find My Network di Google, successivamente rinominato Find Hub, è stato introdotto per offrire un tracciamento preciso e garantire la privacy degli utenti. Sebbene le funzionalità fornite siano valide, non raggiungono ancora il livello del corrispondente servizio di Apple. Per migliorare l’esperienza utente, Google ha apportato modifiche alla politica di auto-iscrizione del Find Hub.
Nuove modifiche all’auto-iscrizione del Find Hub
All’inizio, il Find Hub si attivava automaticamente in aree ad alto traffico senza costringere gli utenti a iscriversi. Questo aspetto ha contribuito a rendere il supporto per il Find My Network nei dispositivi Android inferiore rispetto a quello degli iPhone Apple, nonostante una rete più ampia.
Recentemente, Google ha aggiornato alcune regole riguardanti l’auto-iscrizione al Find Hub. Come riportato da Android Authority, ora il sistema registrerà automaticamente i dispositivi quando si verificheranno determinati “trigger”. Gli utenti avranno 48 ore per disattivare l’iscrizione, un incremento rispetto alle precedenti 24 ore, sebbene rimanga un intervallo piuttosto limitato.
Funzionalità del Find Hub per oggetti rubati
Il Find Hub consente ai telefoni di utilizzare Bluetooth e rete per localizzare oggetti rubati o dimenticati da altri utenti. L’auto iscrizione è impostata di default su “con rete in aree ad alto traffico”. Ciò implica che pur potendo aiutare gli altri a trovare i loro dispositivi, questa funzione sarà operativa solo in luoghi affollati.
Non sono ancora chiari quali condizioni specifiche attivino l’auto-iscrizione. Fonti suggeriscono che il Find Hub potrebbe utilizzare i servizi di localizzazione del dispositivo, la sincronizzazione rapida o l’inattività come possibili trigger.
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