IPhone made in America: perché è impossibile secondo trump

Negli ultimi anni, l’idea di un iPhone prodotto negli Stati Uniti ha suscitato notevole interesse, rimanendo però più una questione politica che una realtà produttiva. Le recenti dichiarazioni da parte di Apple e dell’amministrazione Trump confermano che questo progetto è ancora in fase di stallo. Nonostante l’impegno dell’azienda a investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti, la produzione finale dell’iPhone continuerà ad avvenire all’estero.

Apple ha recentemente annunciato un incremento del proprio investimento negli USA di 100 miliardi di dollari, da distribuire nel corso di quattro anni. Questo importo significativo dovrebbe generare migliaia di posti di lavoro, principalmente legati alla produzione dei componenti e ad altre funzioni di supporto. Durante una conferenza stampa riguardante questo annuncio, quando è stata posta una domanda diretta sul trasferimento della produzione finale negli Stati Uniti, il Presidente Trump ha evitato la questione, sottolineando invece i componenti già prodotti nel paese.

priorità agli investimenti apple negli usa rispetto all’iphone made in america

Questa situazione non sorprende gli esperti del settore. Analisti affermano da tempo che trasferire la produzione dell’iPhone negli Stati Uniti rappresenterebbe un’impresa logistico-finanziaria impossibile. L’apparecchio è composto da oltre mille componenti e la complessa catena di approvvigionamento costruita da Apple in Asia nel corso degli anni rende difficile qualsiasi cambiamento. Come osservato da un giornalista esperto, anche se si spostasse l’assemblaggio finale, la maggior parte delle materie prime e dei componenti continuerebbe a provenire dall’estero, soprattutto dalla Cina.

Il commento del Presidente suggerisce un cambio di priorità; nonostante il concetto “Made-in-America” fosse centrale nella sua piattaforma elettorale, sembra che l’enorme investimento e l’utilizzo di componenti americani siano sufficienti per soddisfare le esigenze dell’amministrazione al momento attuale. Trump ha evidenziato che gli investimenti effettuati da Apple negli USA sono “lontani” rispetto a quelli realizzati altrove nel mondo.

un scenario previsto

Figure come Mark Gurman di Bloomberg hanno precedentemente affermato che non esiste alcuna possibilità concreta che Apple trasferisca la produzione degli iPhone negli Stati Uniti. I costi e le complessità implicate sarebbero astronomici. Un’analisi separata ha rivelato che un singolo iPhone può contenere fino a 2.700 componenti, rendendo quasi impossibile una transizione completa della catena produttiva.

In definitiva, Apple sembra adottare una strategia a lungo termine: attraverso ingenti investimenti negli USA, l’azienda si assicura una posizione favorevole presso l’amministrazione governativa. Ciò potrebbe aiutarla ad evitare tariffe e altre penalizzazioni commerciali. Per ora, il sogno dell’iPhone “Made-in-America” rimane irrealizzato; La strategia adottata consente ad Apple di navigare con successo nel complesso panorama politico mantenendo operativa la propria catena globale.

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